Tra i porti più significativi della Sicilia vi è senz’altro quello
di Pozzallo, il maggiore della provincia di Ragusa. Dista circa 50
miglia marine da Malta, ma è tra i meglio posizionati per il
commercio con il nord Africa. Il porto svolge attività turistica,
commerciale, pesca, nautica da diporto ed una esportazione di
prodotti legata ad un certo sviluppo industriale dell’area. Tutto
questo, nel 2001, ha portato all’istituzione della Capitaneria di
Porto di Pozzallo (con decreto del Presidente della Repubblica).
Essa ha giurisdizione sulle coste che vanno dalla Foce del Dirillo
al Pantano Longarini (circa 100 km).
La zona commerciale permette l’attracco di navi con 9,5 m di
pescaggio, con la possibilità di rifornimento di acqua, energia
elettrica e nafta. È possibile il rimessaggio (anche al coperto),
con assistenza, manutenzione e riparazione. Nel porto vi sono anche
gru semoventi e travel lift.
Attualmente Pozzallo è
collegata con linee marittime regolari a Catania e La Valletta.
Già sugli antichi portolani e sulle carte nautiche medievali
erano riportate le sorgenti d’acqua di "Pozzofeto" e della "Senia",
che, insieme alle vettovaglie che giungevano in porto, facevano
dell’attracco a Pozzallo uno tra i più attrezzati per il
rifornimento dei velieri in navigazione. I Chiaramonte, Conti di
Modica, alla la fine del XIV secolo, potenziarono il porto con la
costruzione di un
insieme di magazzini, pontili e scivoli) per il rifornimento di
merce ai velieri, detto “Caricatore”. Tanta ricchezza non poteva
passare inosservata: la zona divenne oggetto di attacchi saraceni.
Nel XV secolo Alfonso V d'Aragona, su richiesta del conte Giovanni
Bernardo Cabrera, autorizzò la costruzione di una potente torre di
avvistamento e difesa. La struttura prese il nome di Torre di
Cabrera. Sulle terrazze
della torre erano posizionati i cannoni ed era presidiata, oltre che
da artiglieri, anche da soldati, che risiedevano nell’abitato
prossimo alla torre, insieme ai pescatori della zona. La
sorveglianza dei dintorni era assicurata da cavalleggeri che
perlustravano le coste. Il grano della Contea di Modica, poté
continuare ad essere commercializzato
con i più lontani porti del Mediterraneo.
Nel 1935 è
attestata la presenza del Regio Ufficio Marittimo di Pozzallo.
La vera struttura portuale, tuttavia, risale agli anni sessanta del
XX secolo, sulla spinta della movimentazione di prodotti petroliferi
direzionata al porto di Pozzallo. Per tanti motivi, questa attività
sfumò, lasciando il porto sovradimensionato. Alla fine degli anni
‘80 si definì un porto in funzione di un traffico di 500.000
tonnellate annue per lo smercio fra Sicilia e Nordafrica. Fu
istituito, nel 1992, l'Ufficio Circondariale Marittimo di Pozzallo
in vista di questo sviluppo. Oggi il porto ha triplicato il traffico
che vi si svolge.
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