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Mazara del Vallo e la pesca in Sicilia.  

 
Introduzione

L'alba fenicia di Mazara del Vallo

Arabi e Normanni: grandi costruttori

Mazara del Vallo nel basso Medioevo

Gli Aragonesi e la Guerra dei Novant'anni

Il Satiro di Mazara, ambasciatore d'Italia

 

Lo zolfo del Porto di Licata

Porto Empedocle, il Porto di Agrigento

 


Il Porto di Pozzallo e la Torre Cabrera
La vita semplice di Portopalo di Capo Passero
 
La bottarga di Marzamemi
Le "cozzole" dei laghi di Ganzirri
La pesca del pescespada nello Stretto di Messina
Ristrutturare Tonnare abbandonate
 
Video su Mazara del Vallo
Video sulla pesca in Sicilia

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MAZARA DEL VALLO

      "Sono tornato a farvi sentire
    cosa fece il Conte Ruggero,
    che adorava Cristo e la Sua fede,
    insieme a quattrocento cavalieri.
    C'erano a Mazara tanti saraceni,
    solo Mokarta alzava gli stendardi.
    Ci fu una guerra, l'avete sentito dir
    Perse Mokarta, e chi vinse? Ruggero. 
   
(brano dei cantastorie ritrovato da G. Pitrè)

   

   Introduzione

   
     
     

 

 
Individuazione di Mazara del Vallo

NormanEinstein - 3 Aprile 2006
 

 
 




da Wikimedia Commons

 

  A soli 200 chilometri circa dalle coste tunisine, sorge, in provincia di Trapani, sulla punta occidentale della Sicilia, Mazara del Vallo. Posta alle foci del fiume Mazaro, è un paese di 50.000 abitanti. il suo centro storico, una volta per la maggior parte contenuto all’interno delle mura normanne, presenta una configurazione urbanistica d’origine araba, come le casbah, caratterizzata da un tessuto fitto e suggestivo di stradine e stretti vicoli.

Il suo territorio è ricco di linee d’acqua. Oltre al Mazaro è presente anche il Delia (chiamato pure Arena), che si collega a monte col Lago Trinità, un lago artificiale prodotto dall'omonima diga. Sono numerosi i canali artificiali, (per l’irrigazione agricola) oltre che a fiumare, a regime torrentizio, quali, ad esempio il Iudeo o il Bucari.

A Mazara è legata la fama di grande porto peschereccio. In effetti, è attualmente  il più importante d'Italia ed il secondo in tutta Europa, Utilizza per gran parte manodopera maghrebina.
Ma se l’attività della pesca è preponderante, non bisogna dimenticare i tesori d’arte che possiede. Nel giugno 2010, infatti, l'Assessorato regionale alle Attività Produttiva, ha riconosciuto Mazara del Vallo come “Comune ad economia prevalentemente turistica e città d'arte”.

L’arte di Mazara
Mazara è ricca di Chiese di bellissima fattura, a partire dalla Cattedrale che fu costruita in epoca normanna su una moschea araba, (la Moschea Magna) fornita di minareto, oggi modificato come campanile a cinque piani. Fu voluta da Ruggero I, dopo la creazione della diocesi nel 1093, La Basilica, in effetti, è stata ricostruita per la gran parte nel XVII secolo in stila barocco (su progetto di Don Pietro Castro). E’ conservato al suo interno il gruppo statuario di Antonello Gagini della Trasfigurazione.
Come la Cattedrale sono molte le chiese normanne rifatte in stile barocco nel XVII secolo. Citiamo ad esempio: la Chiesa di Santa Caterina e la Chiesa di San Michele, con annesso convento femminile benedettino.
Anche la Chiesa di San Francesco è un esempio di quel barocco siciliano che caratterizzò la ricostruzione del sud-est siciliano nel XVIII secolo.
La Chiesa di San Nicolò Regale (costruita nel 1124) e la Chiesa della Madonna delle Giummare (detta anche della Madonna dell'Alto), appartenente al XI secolo, mostrano entrambe, invece,  ancora oggi, un chiaro stile arabo-normanno.

E’ esposto nell’omonimo museo a Mazara del Vallo il Satiro danzante, opera d’epoca ellenistica, “pescato” da un peschereccio di Mazara nel marzo del 1998.

Il patrono della città, insieme a San Vito, è il Santissimo Salvatore.

 

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