MAZARA
DEL VALLO
"Sono tornato a farvi sentire
cosa fece il Conte
Ruggero, che adorava Cristo e la Sua
fede, insieme a quattrocento
cavalieri. C'erano a Mazara tanti
saraceni, solo Mokarta alzava gli
stendardi. Ci fu una guerra, l'avete
sentito dir
Perse Mokarta, e chi vinse? Ruggero.
(brano dei cantastorie ritrovato da G. Pitrè)
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Mazara
del Vallo nel basso Medioevo.
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Dopo la morte di Tancredi (1194) si aprì un periodo di aspre lotte
intestine legate alla reggenza. Enrico VI, marito di Costanza d'Altavilla,
perseguitò chi aveva operato a favore di Tancredi ed evirò ed accecò
Guglielmo, il figlio di Costanza, per impedirgli ogni tipo di
successione e, se ciò non bastasse, lo imprigionò. Con la sua morte
(1197) e la salita al trono di Federico II di Svevia (1198), iniziò
un periodo meno turbolento. Tuttavia quest’epoca storica per la
Sicilia rappresentò un’età di crisi economica e produttiva. Alle
nuove tasse si aggiunse
la persecuzione dei siciliani musulmani, cosa che non era mai
avvenuta nel periodo molto più tollerante dei Normanni. Così, molti,
si videro costretti all’esilio. Una buona fetta della popolazione
emigrò, togliendo forza mlavoro ai settori, agricoli ed artigianale.
Con la crisi produttiva diminuirono di conseguenza i commerci e le
esportazioni. Mazara del Vallo con il suo porto ne subì le
ripercussioni. Fu sopravanzato dal porto di Trapani.
Alla
crisi economica si aggiunse, inoltre, il pericolo delle terre
prospicenti al Canale di Sicilia e il pericolo per le rotte
commerciali che lo percorrevano: si registrò, infatti, un notevole
incremento della pirateria saracena. Il governo svevo cercò di
intervenire con la flotta, ma le risorse erano così scarse che si
rivelò un intervento più che altro episodico. Il castello di Mazara,
in parziale rovina, necessitava di ristrutturazioni, che però non
furono mai eseguite.
Federico II morì nel 1250 e nel gennaio
1266 gli subentrò Carlo I d'Angiò, francese, a cui il papato aveva
offerto la corona, che assunse il titolo di re di Sicilia. Il
difficile rapporto tra gli angioini e i siciliani è noto. Mazara del
Vallo, ad esempio, si vide costretta a fornire marinai alla flotta
francese. Molti si diedero alla latitanza. Quando nel 1282 scoppiò
la rivolta detta “del Vespro” la cittadinanza aderì favorevolmente.
Tra i mazaresi vi era Ugone Talach, d’origini normanne. Egli
suggerì ai palermitani di chiedere aiuto alla corona aragonese. Il 4
settembre 1282, infatti, Pietro III d'Aragona
entrò a Palermo .
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