A
Favignana
Nelle Egadi, a Favignana e nella vicina isola di Formina, era
presente un complesso di Tonnare molto ampio ed attrezzato, chiamato
“Ex Stabilimento Florio
delle tonnare di Favignana e Formica”. La Tonnara di
Favignana era attrezzato non solo per la pesca del tonno, ma anche
per la sua lavorazione e conservazione. Essa aveva una superfice di
32 mila metri quadrati. Di questi, ben il 75% era coperto,
rappresentando una delle più grandi tonnare del Mediterraneo.
Non solo, ma aveva una delle organizzazioni più avanzate all’epoca.
Ancora la
famiglia Florio
Anche la Tonnara di Favignana si lega alla famiglia Florio di
Palermo, che l’affittò, nel 1841,
dalla famiglia genovese dei Pallavicini. Nel 1874, acquistate le due
isole (Favignana e Formica) e i diritti di pesca nel mare
dell’arcipelago, la famiglia di imprenditori interpellò l’architetto
Giuseppe Damiani Almeyda per una ristrutturazione generale dello
stabilimento. L’idea era quella di realizzare una struttura
predisposta per il ciclo completo: la pesca, la mattanza, la
lavorazione e la conservazione con la rivoluzionaria tecnica
dell’inscatolamento sottolio. A tale scopo, si realizzò un’ala
dell’edificio atta alla costruzione in lamiera di scatolette
metalliche, con l’uso di macchine e saldatrici. Il tonno pescato,
quindi, veniva bollito in grandi caldaie a 24 grandi, lasciato
asciugare e poi lavorato e messo direttamente nelle scatolette
sott’olio a macerarsi. Tutto questo interamente in loco.
L’innovatrice famiglia Florio arrivò, addirittura, a presentare all’
Esposizione universale del 1891-92 una scatoletta di latta che si
apriva con la chiavetta, l’allora tecnologia del futuro.
Naturalmente, con grande successo di pubblico e anche di profitti.
Alla fine dell’Ottocento e primi del Novecento, la famiglia Florio
rappresentò il più importante gruppo industriale e finanziario in
Sicilia ma anche uno tra i più avanzati in Europa. La realtà
industriale dei Florio era così avviata e solida, che al suo
fallimento, gli stabilimenti divennero
di proprietà dell’IRI, per
poi essere acquistati, nel
1938, dalla famiglia dei Parodi (Giovan Battista e Vittorio),
imprenditori genovesi. Le Tonnare Florio
passarono di mano, nel
1985, comprate dal trapanese Nino Castiglione, già proprietario
della tonnara San Cusumano.
Dal 1991, le Tonnare delle Egadi
sono di appartenenza della Regione Siciliana Tra il 2001 e il 2010,
sono stati effettuati complessi lavori di restauro sulla struttura,
ad opera della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di
Trapani. Oggi la Tonnara di Favignana è un bellissimo esempio di
Architettura Industriale da visitare. Inoltre, una parte della
superfice è impegnata in un museo, sale multimediali e spazi per
eventi culturali. La struttura, però, è visitabile solo per gruppi
guidati a pagamento.
La Tonnara dell’isola di Formica
Nelle isole Egadi, tra l'isola di Levanzo e la costa trapanese, è
posta la piccola isola di Formica. Nonostante la ridottissima
superfice, l’isola ospitava, come detto, una Tonnara, più una
fortificazione ed un faro. Un’antica barca, utilizzata per la caccia
dei tonni e la loro mattanza, è stata ritrovata nel suo mare, ancora
in ottime condizioni. Oggi questa è ospitata sull’isola in un
piccolo museo, insieme ad anfore e vari reperti storici. L’isola di
Formica presenta un modesto porto per barche di piccole dimensioni.
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