La
Tonnara di Santa Panagia
Anche sulla costa orientale della Sicilia sorsero altre tonnare. E’
il caso della tonnara di Santa Panagia posta a nord di Siracusa,
sull’omonimo promontorio. La sua storia inizia verso il XII
secolo, quasi perdendosi nella leggenda. Verso il Seicento con gli
atti di cessione della tonnara a privati da parte
della Camera Reginale di Siracusa, inizia la sua storia
“documentale”. Distrutta con il terremoto del 1693, venne
successivamente ricostruita nel XVIII secolo. Le strutture attuali
risalgono proprio a questo periodo.
Come molte delle tonnare
siciliane, anche quella di Santa Panagia entrò in crisi verso gli
anni cinquanta. Tuttavia per essa non contarono solo i problemi
relativi al pescato, perché a questi si assommarono quelli legati
all’inquinamento prodotto dallo sviluppo industriale dell’area (industrie
chimiche e raffinerie). Dismessa e abbandonata, la struttura si è
alquanto deteriorata col tempo. Tuttavia, esiste un progetto
elaborato dalla Regione Siciliana (e inserito in Agenda 2000) per
localizzarvi il primo Museo regionale Paleontologico. Nonostante ci
siano i fondi i lavori non sono ancora iniziati. In compenso
un'associazione ambientalista ha ottenuto un permesso gestionale per
la fruizione e la conoscenza della chiesetta rupestre denominata
“l'oratorio di Santa Panagia”,
collocata in prossimità della tonnara. Al suo interno si possono
ammirare degli affreschi destinati al culto della Madonna.
La Tonnara di Milazzo
Dismessa da molto tempo, dopo anni di incuria, la Tonnara di Milazzo
ha trovato un giusto restauro, che le ha permesso di avere un nuovo
uso delle sue strutture: oggi ospita il
Museo della
Tonnara e del Mare. Ovviamente, il museo si divide in due grandi
sezioni. La prima, quella del Museo della Tonnara,
espone lo storico
funzionamento dello stabilimento. Oltre alle antiche fotografie
ritrovate, testi, schemi esplicativi e schede didattiche, sono in
mostra oggetti, ancore e diverse attrezzature, utilizzate sia
nella pesca che nella lavorazione successiva dei tonni. Sono esposte
inoltre alcune barche e ciò che non si è potuto recuperare viene
ugualmente presentato al pubblico attraverso modellini in legno o
disegni. La seconda sezione, dedicata al mare, amplia le
conoscenze dei visitatori con dei contributi, come bussole e
sestanti, mappe e carte nautiche, disegni ed elaborati progettuali,
tutti imperniati
nell’esplicazione del settore delle attività
marinare. Questa sezione ha il pregio di non essere “chiusa”, ma
conta del continuo contributo delle associazioni milazzesi,
soprattutto quelle impegnate
nell’archeologia subacquea. I magazzini della Tonnara, che
occupano circa 1.000 metri quadrati, presentano muri e porte di
epoche diverse tra loro. Si notano interventi di ampliamento,
soprattutto in verticale. Le aperture sono collocate sia sul fronte
strada che sul fronte mare. Queste ultime venivano utilizzate per il
ricovero delle imbarcazioni tirate in secca dopo l’uso.
|