LE TONNARE SICILIANE
Le tonnare
siciliane hanno avuto da sempre
la supremazia nel
Mediterraneo. Ma quando,
nell’Ottocento, Ignazio Florio le
acquistò per trasformarle in una
industria,
le scatolette di tonno
sott’olio conquistarono l’Europa.
Oggi, alcune sono ancora in funzione,
altre ospitano ritrovi o musei.
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La tonnara di San Cusumano
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Sul
lungomare di Trapani, dalla parte di Erice, è posizionata quello che
una volta era il complesso delle Tonnare riunite di San Giuliano
Palazzo e San Cusumano. La tonnara di San Giuliano nacque
nel XVII secolo, anticipando quella di Favignana. Era localizzata su
Punta Tipa. La tonnara nei secoli passò più volte in mani diverse:
dai conti Fardella alla famiglia romana dei Borghese, dai Serraino
fino ai Tipa. Agli inizi del Novecento, nuovi edifici furono
costruiti sui precedenti della tonnara di San Giuliano. L’antica
area divenne la sede della nuova Tonnara di San Cusumano.
Quest’ultima, inoltre, rilevò i diritti di pesca nell’area
settentrionale di Trapani, detenuti dalla precedente tonnara. Se
la struttura di San Giuliano fu la prima nel trapanese, ad essa si
assommarono le tonnare di San Cusumano, di Bonagia e dell’isola di
Formica, a parte la già presente tonnara di Favignana. La
relativa lavorazione del pescato nelle piccole aziende di Trapani,
entrarono in crisi economica nei trascorsi anni settanta
Nel
1975, l'imprenditore trapanese Nino Castiglione, già proprietario di
San Cusumano, acquistò anche le tonnare di San Giuliano e Bonagia.
Tutte furono riunite sotto il marchio “Tonnare di Bonagia e
Sancusumano”, cambiato poi in Nino Castiglione srl. Tutte
le barche della nuova azienda (che arrivava fino alla distribuzione
del prodotto) furono fatte partire dal porto della ex tonnara di San
Cusumano. L’industria conserviera di trasformazione del pescato,
oltre ai tonni rossi e alla loro bottarga, lavora oggi anche gli
sgombri, le sardine e le acciughe. Per il potenziamento
dell’azienda, vengono inscatolati anche i Tonni dalla pinna gialla,
importati surgelati dall’estero. La tonnara di San Cusumano è
perfettamente tenuta, a differenza degli edifici (abbandonati) di
quella di San Giuliano Palazzo,
ormai cadente e in rovina.
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