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GLI ARABI IN SICILIA
Bullet7blu.gif (869 byte)Gli Arabi ed Eufemio da Messina
Bullet7blu.gif (869 byte)La conquista della Sicilia
Bullet7blu.gif (869 byte)Una dominazione travagliata
Bullet7blu.gif (869 byte)La cultura araba in Sicilia
Bullet7blu.gif (869 byte)Le toponomastica dopo gli arabi
Bullet7blu.gif (869 byte)Le rare tracce di due secoli di dominazione
Bullet7blu.gif (869 byte)La comunità araba e le successive latinizzazioni

       LE LEGGENDE
Bullet7blu.gif (869 byte)La «guerra santa» degli Arabi
Bullet7blu.gif (869 byte)Il re Miramolino e l
a principessa Nevara

Bullet7blu.gif (869 byte)Re Miramolino e il drago alato
Bullet7blu.gif (869 byte)Le leggende sulle truvature
Bullet7blu.gif (869 byte)Lottando con i pircanti
Bullet7blu.gif (869 byte)La truvatura della sarpa di Acireale
Bullet7blu.gif (869 byte)Le truvature degli Arabi
Bullet7blu.gif (869 byte)La truvatura di Monte Scuderi

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   GLI ARABI IN SICILIA
   Gli Arabi, i Berberi, i Persiani e i
   Turchi, in una parola "i Saraceni".
   La loro cultura ha lasciato nello
   spirito dei siciliani importanti tracce
   culturali, di una civiltà dalle antiche
   origini.
 

Per saperne di più  

   
   
 
    Una dominazione travagliata    
     
     

 
   
"La Zisa" (dall'arabo "al aziz", "la splendida") è un palazzo fortificato arabo a Palermo.

 

Giovanni Dall'Orto - 29 Settembre 2006.

 

da Wikimedia Commons

 

La dominazione araba della Sicilia fu percorsa da divisioni intestine e religiose.
I signori arabi siciliani tentarono diverse volte di staccarsi dalla dipendenza dei sovrani tunisini. Questo, soprattutto, quando, nel 909, alla dinastia degli Aghlabiti successe quella dei Fatimidi. Nel 912, addirittura, una flotta siciliana sconfisse distruggendola la flotta fatimida presso Mehedia. Si era alla ricerca di una certa autonomia dai sovrani del nord Africa. Nonostante la repressione fatimida, nel 947, questa fu in parte concessa all’emiro di Palermo Hassan-ibn-Alì. Verso la fine del X secolo gli “emiri” siciliani della dinastia kalbìta acquisiscono sempre una maggiore autonomia, specialmente dopo il trasferimento  dei califfi fatimidi da Mehedia al Cairo.

Iniziò un periodo di grande prosperità per l’isola, anche se percorso da lotte fra famiglie rivali. Fu proprio a causa della contesa tra il kadì Ibn-at-Thumnah di Catania e Ibn-al-Hawwas di Agrigento, che, nel 1060, giunsero i Normanni in Sicilia. In realtà, come accennato, già con la spedizione capitanata dal generale Maniace, vi erano milizie normanne. Tra queste vi era
il normanno Guglielmo Braccio di Ferro che, tornato in patria, narrò delle bellezze della Sicilia e della possibilità di toglierla ai musulmani.

Nel febbraio 1061 le milizie normanne di Roberto il Guiscardo e del fratello Ruggero, della famiglia degli Altavilla, sbarcarono a Calcara, dando inizio al tentativo di conquista dell'isola. Di lì a poco si ottenne l'occupazione di Messina l'eroica resistenza guidata da Ibn Abbād.
Il porto di Palermo fu successivamente messo a ferro e fuoco dalla marina della Repubblica di Pisa nel 1063. Il saccheggio di alcune navi arabe fruttò proventi per la costruzione della famosa cattedrale in Piazza dei Miracoli.
Palermo, nel 1072, cadde dopo un anno d'assedio.

Il dominio arabo in Sicilia terminò nel 1091 con la caduta di Noto.

 
 
 

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