5/15 | |||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||
La
denominazione dell’Etna che è ancora utilizzata dai siciliani, il Mongibello,
ha origini arabe. Il nome è doppio anche in arabo: gebel significa
proprio «montagna», e quindi Mongibello ha significato come «il
monte-montagna». I siciliani, infatti, soprannominano l’Etna, con grande
naturalezza, a montagna, per la sua evidente preminenza.
•
il
fiume Akesines diventa Alcàntara («al Qantara», il ponte);
•
i
vari casali divengono Racalmuto, Regalbuto, Ragalna, Mezzojuso (da «mensil
Jusuf», casale di Giuseppe), Misilmen, Mussomeli (da «rahal» e da «mensil»);
•
le
diverse fortezze («kalat») sparse nell’isola si trasformano in
Ca1tanissetta, Caltagirone, Caltabellotta, Calatafimi («castello di Eufemio»,
come pure Isola delle Femmine non è che l’«isola di Eufemio»), Calatabiano,
Calascibetta;
•
i
porti divengono Marsala («porto di Alf») e Marzamemi («porto delle
t6rtore»); |
|||||||||||||||||||||
|