Che l'incontro-scontro tra i fedeli
cristiani e i fedele musulmani abbia dato origine ad una specie di «guerra
santa» appare, storicamente, del tutto naturale. L'oppressione in Sicilia
nel primo periodo della conquista fu terribile. La persecuzione religiosa
esercitata dai
kaid
arabi, nel tentativo di conversione
forzata degli infedeli cristiani, portò a massacri e violenze tali che non
potevano che dare origine a leggende nere. L'identificazione di Maometto con
il diavolo scaturì direttamente dal sangue versato.
Si narra che i diavoli, preoccupati del diffondersi del cristianesimo che
toglieva a loro anime, decisero di riunirsi a convegno nell'Inferno. Cosa si
poteva fare per risolvere la penuria di anime? Uno di loro, un certo
Farfarello, disse che suo un fratello, Maometto, aveva una grande abilità
nell’ingannare la gente. Se Lucifero era d'accordo l'avrebbe chiamato, ma ad
un patto: che Maometto, alla sua ora sarebbe divenuto un diavolo, a tutti
gli effetti, come loro. La proposta fu accettata. Maometto per "irretire"
nuove anime, creò una nuova religione che diffuse tra le persone,
rimpinguando l'Inferno di peccatori. Una volta morto, da diavolo, si mise a
torturare le anime dannate.
In una seconda fase gli Arabi, che non
potevano uccidere tutti i siciliani, passarono ad momento di grande
tolleranza. I cristiani potevano mantenere la loro fede,
purché pagassero una tassa (la
gezia)
in qualità di vassalli
(dsimmi). |