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Caltanissetta, un'eredità che viene da lontano

Introduzione

La denominazione
Parchi archeologici
Da Nissa al periodo medievale
Caltanissetta e le sue miniere
di zolfo
Il castello e la nobiltà nissena
 
 
La Cattedrale di Santa Maria
La Nova
Chiese di Caltanissetta
Monumenti sacri e profani
I musei di Caltanissetta
Pasqua: la Real Maestranza
Pasqua: processione delle Vare
La festa di San Michele
 
Video su Caltanissetta
Video su Caltanissetta /2
 
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     CALTANISSETTA

      Il villaggio di Nissa è tra i più
    antichi insediamenti ritrovati in
    Sicilia. Da allora gli abitanti di
    Caltanissetta si chiamano nisseni.
    Un’eredità che viene da lontano.

   

    I Musei di Caltanissetta

   
     
     

 

 

Veduta panoramica di Palazzo del Carmine di Caltanissetta

Insider93 - 9 luglio 2010

 
 



da Wikimedia Commons
 

Il Museo archeologico
Il museo più importante della città è, senz’altro, quello archeologico, che dal 2006 ha sostituito quello civico, che era ospitato nelle vicinanze della stazione. Il nuovo museo si trova, invece, in un edificio moderno nella contrada di Santo Spirito, vicino all’omonima chiesa. Numerosissimi sono i reperti custoditi al suo interno (tra i più importanti, il celebre Sacello di Sabucina), provenienti soprattutto dalle aree archeologiche del territorio comunale, come, ad esempio, i relativi agli insediamenti neolitici nell'area della Valle del Salso. Poiché la via del fiume era tra le prime vie di penetrazione verso l’interno, l’area fu, sin dall’inizio, molto popolata. Tra i maggiori insediamenti ed aree di scavo sono le necropoli di Mazzarino e i siti autoctoni di Gibil Gabib e Sabucina.
Tra le collezioni poste in visione si trovano: corredi, vasi attici dipinti a figure rosse, utensili e manufatti bronzei e in ceramica.

Il Museo mineralogico
Come abbiamo visto, Caltanissetta ha vissuto un lungo periodo di splendore dovuto alla grande attività estrattiva, in particolar modo, di zolfo. E’ quindi logico che in città sia presente un Museo mineralogico, che testimonia la cultura ad essa legata. Oltre ai minerali, con campioni di zolfo, rocce e fossili, sono esposte attrezzature specifiche all’attività estrattiva, cartine geologiche e piani topografici. All’attività delle miniere nissene, è in mostra una collezione di macrofossili, che vanno dal periodo Siluriano fino a quello del Quaternario tutti catalogati in ordine stratigrafico.
Museo mineralogico è ospitato all'interno dell'IISS "S. Mottura".

La Galleria Moncada
La galleria è stata inaugurata nel 2010 all’interno del palazzo nobiliare omonimo. Oltre ad una sala dedicata alla famiglia dei Moncada, da sempre collegata alla storia della città, è aperta un’altra zona dedicata allo scultore nisseno Michele Tripisciano, che alla sua morte lasciò al comune l’ampia raccolta di sue opere marmoree. Nello stesso Palazzo Moncada esiste uno spazio riservato ad esposizioni culturali estemporanee.

Museo diocesano
Situato presso il Vescovado, il Museo diocesano raccoglie materiale sacro proveniente da molte chiese e conventi del territorio nisseno. La particolarità del museo è il grande contributo dato da artisti locali, soprattutto tra XVII e il XVIII secolo. Tale lettura è in filigrana presente nella grande raccolta formata da dipinti, paramenti sacri, vasi d'argento, arredi e antichi codici miniati.
E’ in progetto, inoltre, la costituzione di un museo della Settimana Santa, che raccolga le statue in gesso e cartapesta, che vengono portate in processione a Caltanissetta durante la celebrazione pasquali.

Museo Nazionale del vino "Luigi Veronelli"
Aperto dal 1990, il museo offre un panorama completo di tutta la produzione enoplogica italiana, oltre che locale, con una raccolta di ben tremila bottiglie. La completa panoramica è stata possibile grazie ai più importanti produttori italiani. Oltre alle bottiglie contemporanee, il Museo custodisce bottiglie storiche, d'asta e donate da preziose collezioni private.
Naturalmente sono presenti nella mostra oggetti legati al mondo enologico. A latere sale di degustazione e un'area biblioteca, che raccoglie non solo testi attuali, ma anche storici e una fototeca invidiabile.
 
 

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