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Caltanissetta, un'eredità che viene da lontano | |||||||||||||
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Il Museo archeologico Come abbiamo visto, Caltanissetta ha vissuto un lungo periodo di splendore dovuto alla grande attività estrattiva, in particolar modo, di zolfo. E’ quindi logico che in città sia presente un Museo mineralogico, che testimonia la cultura ad essa legata. Oltre ai minerali, con campioni di zolfo, rocce e fossili, sono esposte attrezzature specifiche all’attività estrattiva, cartine geologiche e piani topografici. All’attività delle miniere nissene, è in mostra una collezione di macrofossili, che vanno dal periodo Siluriano fino a quello del Quaternario tutti catalogati in ordine stratigrafico. Museo mineralogico è ospitato all'interno dell'IISS "S. Mottura". La Galleria Moncada La galleria è stata inaugurata nel 2010 all’interno del palazzo nobiliare omonimo. Oltre ad una sala dedicata alla famiglia dei Moncada, da sempre collegata alla storia della città, è aperta un’altra zona dedicata allo scultore nisseno Michele Tripisciano, che alla sua morte lasciò al comune l’ampia raccolta di sue opere marmoree. Nello stesso Palazzo Moncada esiste uno spazio riservato ad esposizioni culturali estemporanee. Museo diocesano Situato presso il Vescovado, il Museo diocesano raccoglie materiale sacro proveniente da molte chiese e conventi del territorio nisseno. La particolarità del museo è il grande contributo dato da artisti locali, soprattutto tra XVII e il XVIII secolo. Tale lettura è in filigrana presente nella grande raccolta formata da dipinti, paramenti sacri, vasi d'argento, arredi e antichi codici miniati. E’ in progetto, inoltre, la costituzione di un museo della Settimana Santa, che raccolga le statue in gesso e cartapesta, che vengono portate in processione a Caltanissetta durante la celebrazione pasquali. Museo Nazionale del vino "Luigi Veronelli" Aperto dal 1990, il museo offre un panorama completo di tutta la produzione enoplogica italiana, oltre che locale, con una raccolta di ben tremila bottiglie. La completa panoramica è stata possibile grazie ai più importanti produttori italiani. Oltre alle bottiglie contemporanee, il Museo custodisce bottiglie storiche, d'asta e donate da preziose collezioni private. Naturalmente sono presenti nella mostra oggetti legati al mondo enologico. A latere sale di degustazione e un'area biblioteca, che raccoglie non solo testi attuali, ma anche storici e una fototeca invidiabile. |
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