3/15 | |||||||||||||
Caltanissetta, un'eredità che viene da lontano | |||||||||||||
|
|||||||||||||
|
|||||||||||||
|
|||||||||||||
Tre sono le
principali aree di scavi archeologici nella provincia: la zona
archeologica di Palmintelli, all’interno di Caltanissetta, e
le due aree di
Sabucina e di Gibil Gabib
in provincia. A Piero Orlandini si deve la scoperta dell’antico villaggio dell’età del bronzo, in scavi iniziati negli anni sessanta sul monte di Sabucina. All’epoca tale ritrovamento fece un grande scalpore, essendo il primo villaggio sicano riportato alla luce in Sicilia. La posizione era favorevole al controllo dell'intera vallata del Salso. Le costruzioni originarie si devono ai Sicani (verso il al XIII-X secolo a.C.). Vennero, quindi, apportate modifiche dall’VIII al V secolo a. C. Infine, il villaggio fu abbandonato, all’incirca verso il V secolo a. C. Ai piedi della collina è stato rinvenuta una piccola area funeraria di tombe a grotticella dell’età del bronzo. Al loro interno dell’area archeologica, tra i rinvenimenti c’è il sacello di Sabucina, un piccolo modello in terracotta, del VI secolo a.C. , che raffigura un tempietto con pronao, completo di tetto a spiovente, e con un timpano basso. Il sacello è adornato, inoltre, da due figure di cavalieri e due maschere di Gorgone. Palmintelli Nell’area urbana di Caltanissetta è situato il parco archeologico, frutto di scavi iniziati nel 1988. Nell’area è stato riportato alla luce un complesso funerario dell’età del bronzo di tombe a grotticella. Di tutte ne è rimasta intatta una sola. Essa è a pianta geometrica regolare, rettangolare l’atrio. Sono stati rinvenuti diversi reperti, che ora, in gran parte, sono ammirabili nel Museo Archeologico di Caltanissetta. |
|||||||||||||
|