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Caltanissetta, un'eredità che viene da lontano

Introduzione

La denominazione
Parchi archeologici
Da Nissa al periodo medievale
Caltanissetta e le sue miniere
di zolfo
Il castello e la nobiltà nissena
 
 
La Cattedrale di Santa Maria
La Nova
Chiese di Caltanissetta
Monumenti sacri e profani
I musei di Caltanissetta
Pasqua: la Real Maestranza
Pasqua: processione delle Vare
La festa di San Michele
 
Video su Caltanissetta
Video su Caltanissetta /2
 
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     CALTANISSETTA

      Il villaggio di Nissa è tra i più
    antichi insediamenti ritrovati in
    Sicilia. Da allora gli abitanti di
    Caltanissetta si chiamano nisseni.
    Un’eredità che viene da lontano.

   

    Chiese di Caltanissetta

   
     
     

 

 

Prospetto della Chiesa di San Sebastiano

Insider93 - 23 agosto 2010

 
 



da Wikimedia Commons
 

Abbazia di Santo Spirito
Per volere dal conte Ruggero fu eretta l’abbazia del Santo Spirito. Fu costruita su un casale del periodo arabo, che a sua volta, era stato edificato su una costruzione religiosa precedente.
Consacrata nel 1153, contiene al suo interno notevoli opere d’arte, quali
il fonte battesimale e numerosi affreschi.

La Chiesa di Sant'Agata al Collegio
Nel 1589 iniziarono a Caltanissetta i lavori di costruzione del Collegio gesuitico, che, tuttavia, furono portati a compimento nella seconda metà del XIX secolo.Nel Seicento (tra il 1600 e il 1610), per dotare il Collegio di una chiesa importante, venne realizzata l’odierna chiesa di Sant'Agata. di forma a croce greca.
Attualmente all’interno dell’edificio del Colleggio sono ospitati la Biblioteca Comunale Luciano Scarabelli e il Liceo Musicale nisseno.

La
Chiesa di San Giovanni
La chiesa risale al 1100 ed è posta nel centro storico di Caltanissetta. Fu bombardata durante l’ultima guerra e ricostruita nel 1945. E’ ad una sola navata, ma con cappelle che si aprono lateralmente. E’ stata affrescata dal Pollaci. La chiesa contiene al suo interno: un dipinto di San Giuseppe sempre del Pollaci, l'
Immacolata, piccola statua realizzata dal Biangardi e il San Giuseppe ligneo risalente al Settecento.

La Chiesa di San Sebastiano
Con la conclusione di una pestilenza nel Cinquecento, la popolazione decise di costruire la chiesa di San Sebastiano, nuovo protettore. L’edificio fu rimaneggiato e ridimensionato (ad esempio nel 1711) per lasciare più spazio alla piazza antistante (Piazza Garibaldi), dove sorge anche la Cattedrale. Il prospetto principale fu rifatto nel Settecento e rimodificato dall'architetto Pasquale Saetta. Presenta un bellissimo colonnato composto dalla sovrapposizione dei tre ordini classici. Diverse sculture l’arricchiscono. Bifore e nicchie ospitano sculture opera del Biancardi, i santi Pietro e Paolo nella parte centrale e

La Chiesa di San Domenico
Non lontano dalla chiesa di San Giovanni sorge la chiesa di San Domenico, nel quartiere Angeli. La storia della chiesa si svolge unitamente a quella della famiglia nobile dei Moncada. Per ereditare il suo titolo nobiliare, Antonio Moncada, che faceva parte dell’ordine domenicano, infatti, dovette rinunciare alla sua carriera religiosa. Così, giunto a Caltanissetta, fece costruire, nel 1458, la chiesa di San Domenici, con annesso convento dei domenicani.
La chiesa fu oggetto dell’attenzione della famiglia, che l’arricchì di elementi artistici e decorativi. Il prospetto, nel Seicento fu ripensato secondi l’allora stile barocco. Esso si presenta, infatti,  
convesso nella parte centrale e concavo sui lati.
All’interno si trova un dipinto del pittore toscano Filippo Paladini, del XVII secolo. In esso è ritratta la Madonna del Rosario. Ma quello che risulta più indicativo e curioso è che in esso sono raffigurati i figli del conte Francesco Moncada.

La Chiesa di Santa Maria degli Angeli
Costruita in epoca Normanna (intorno al 1100), sul lato settentrionale del Castello di Pietrarossa, La chiesa di Santa Maria degli Angeli (detta anche la Vetere), fu il secondo edificio religioso dopo l’edificazione dell’Abbazia di Santo Spirito. Il suo nome originario era quello di Maria Santissima Assunta, successivamente modificato in quello attuale, a causa della donazione fatta alla chiesa di un bellissimo dipinto raffigurante, appunto, la Madonna degli Angeli, che viene attualmente conservato nella chiesa del Collegio di Maria. Divenne sede parrocchiale cittadina nel 1239. La sede fu poi trasferita ad altra chiesa, intorno al 1400. Nel 1622, la sede parrocchiale fu spostata alla chiesa di Santa Maria la Nova, dove si trova oggi.
La chiesa, nel 1601, fu donata ai Frati Minori Osservanti, che, grazie alle ingenti donazioni della nobile Contessa Luisa de Luna y Vega, vi costruirono il proprio cenobio, unitamente ai primi rammodernamenti ed ingrandimenti. Pochi anni dopo, nel 1636, un crollo parziale, fu la scintilla per altre ristrutturazioni.
Nel 1688, fu iniziata la costruzione del noviziato, portata al termine solo nel 1709. Tra il 1740 ed il  1771 furono eseguiti altri lavori di restauro ed ampliamento.
Con l’Ottocento, la chiesa della Madonna degli Angeli, subisce, tuttavia, gli assalti peggiori. Infatti, nel 1867, a causa di un’epidemia di colera, il convento fu utilizzato come ospedale per il ricovero dei malati. Fino al 1873, quando anche la chiesa venne chiusa al culto, passando di proprietà al  Ministero della Guerra, che la trasformò in magazzino militare e caserma. Inutile dire che l’edificio andò lentamente in rovina, fino al 1964, quando crollò una parte del tetto. Nel 1972, fu “restaurata” con la costruzione di un solaio in cemento armato.
 

 
 

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