A circa 70 km da Palermo, il sito di
Kephaloidion era situato sulla pianura vicino al mare ai piedi del
promontorio roccioso. In periodo bizantino, tuttavia, la zona
abitata fu spostata sulla rocca. Rimangono diverse tracce
archeologiche dell’epoca: le mura merlate, innanzi tutto, ma anche
chiese, caserme, cisterne per l'acqua e forni. Anche in periodo
bizantino l’area di Kephaloidion non
venne abbandonata del tutto: il ritrovamento dei resti di un tempio
cristiano, con un bellissimo pavimento in mosaico policromo
del VI secolo, nel sito lo comprova. Con
l’arrivo degli arabi nell’858, la città prese il nome di
Gafludi ed entrò a far
parte dell'emirato di Palermo. Scarse sono le notizie
sul periodo storico e i ritrovamenti archeologici legati ad esso.
I Normanni di Ruggero I conquistarono la città nel 1063. Nel
1131 con Ruggero II, si tornò ad occupare il vecchio sito,
rispettandone, tuttavia, l’antica conformazione planimetrica. Re
Ruggero fece costruire la moderna Cefalù e la Cattedrale. Del
periodo normanno rimangono numerose tracce architettoniche, quali:
la chiesa di San Giorgio e il lavatoio
(in via Vittorio Emanuele), il chiostro del duomo e il
"Palazzo Maria" (sito in piazza del Duomo), l'Osterio Magno (sul
corso Ruggero) sede della antica famiglia dei Ventimiglia di cui fu
feudo. A tutto questo va aggiunta, naturalmente, la bellissima
basilica cattedrale, costruita sempre, come abbiamo detto, nel 1131
dai normanni. La città fu tolta al vescovo locale dall’imperatore
Federico II e devoluta alla regia Corte (1223), ma poi la restituì
egli stesso al vescovo.
Successivamente, dalla metà del XIII
secolo alla metà del XV, diversi feudatari si disputarono la
proprietà della città (delle famiglie Abbatellis, Requesens e
Ventimiglia), fino a quando questa divenne dominio del vescovo di
Cefalù. Il vescovo Zarzana la fece restituire e per sempre al Regio
Demanio. Le bellezze della città, dalla splendida architettura
alle suggestive spiagge, nel Settecento, attirarono i viaggiatori
del Grand Tour in Sicilia. Per questo vi vennero aperte
diverse sedi consolari straniere: della Francia, Danimarca, Olanda,
Norvegia e Svezia. Tale importanza attrattiva si svolge tuttora in
estate, quando, provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa,
milioni di turisti si affollano sulle spiagge, in città, e nel Parco
delle Madonie, arrivando a triplicare il numero degli abitanti di
Cefalù stessa
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