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 Il ficodindia dell'Etna (DOP)

Il ficodindia dell'Etna
Notizie storiche sulla pianta
La diffusione di una pianta infestante
La produzione DOP
Gli usi in cucina
La cultura del ficodindia
Adrano
Adrano dal medioevo ad oggi
La Torre normanna di Adrano
Biancavilla
Il teatro a Biancavilla ed in Sicilia
San Cono
Chiese a San Cono
 
     
  Video sul ficodindia
Video su Adrano e Biancavilla
 
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     IL FICODINDIA

      Il ficodindia, frutto americano,
  
si diffuse rapidamente in tutto il
   bacino del Mar Mediterraneo,
   divenendo parte del paesaggio.
   In Sicilia la sua presenza è divenuta
   quasi simbolica dell’isola stessa.
   Scopriamolo.

   

   La diffusione di una pianta
   infestante

   
     
     

 

 

Esemplare arborescente di O. ficus-indica

agosto 2006

 
 




da Wikimedia Commons
 

   Studi recenti hanno confermato che il ficodindia proviene dal Messico centrale e poi si diffuse in tutto il Mesoamerica, comprensivo anche delle isole dei Caraibi, in particolare Cuba e Hispaniola, dove Colombo la conobbe. Nonostante non vi siano prove bibliografiche sulla diffusione della pianta in sud America, si ritiene che il carminio, che si estrae dalla pianta, fosse già conosciuto dagli Incas, e, quindi, anche la coltivazione della Opuntia.
Data la facilità della pianta di attecchire in zone calde, il ficodindia si diffuse velocemente nel Mediterraneo. Oltre agli uccelli, probabilmente, facilitarono la diffusione le navi che qui commerciavano. Il ficodindia era trasportato in esse per evitare carenze di vitamina C dell’equipaggio.
La particolare concentrazione in Sicilia e Malta, oltre a trasformare il ficodindia in un elemento proprio del paesaggio, anche in un frutto che, perla sua tipicità, ne è divenuto quasi il simbolo stesso.

La pianta del ficodindia ha avuto un espansione anche in Asia (India e Ceylon), Africa (Sudafrica, Madagascar, Réunion e Mauritius) ed Australia. Spesso la pianta ha creato problemi proprio per la sua eccessiva diffusione, una vera e propria infestante. Per bloccare queste eccessive espansioni si è fatto ricorso, oltre che a diserbanti, anche ad insetti fitofagi. Una vera e propria guerra biologica.
Per questa caratteristica (d’essere una pianta infestante), che sostituisce le piante autoctone e modifica il paesaggio, ha fatto si che alcune regioni italiane ne hanno vietato il trapianto, come la Toscana con legge regionale (anche per il
rinverdimento, la riforestazione ed il consolidamento dei terreni). Il ficodindia, attualmente è presente nelle regioni: Sicilia, Calabria, Puglia e Sardegna.

La produzione del ficodindia si svolge, attualmente, nel mondo in molte regioni e Stati, quali: Nord Africa, Tunisia, Medio Oriente, Turchia, Messico, Stati uniti, Cile, Brasile e Sudafrica.

 
 

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