Il Conte Ruggero I di Sicilia fece erigere il Castello di
Adrano, durante l’XI secolo, probabilmente sui ruderi di una torre
del periodo saraceno.. E’, in realtà, anch’essa, una poderosa Torre.
Studiosi hanno ipotizzato che questa facesse parte di un sistema
militare, comprensivo dei castelli di Paternò e Motta. Lo scopo era
quello di controllare la valle del Simeto e diverse strade ed
accessi, che interessavano, anche, la città di Catania.
Dopo
l’età normanna, la torre divenne proprietà del signore (e della
famiglia) che governava la città di Adrano. La migliore nobiltà
siciliana si avvicendò nel possesso: i Moncada, i Peralta, gli
Sclafani, i Conti Alvarez di Toledo fino , dal 1754 al 1797, ed,
infine, la famiglia Moncada Ventimiglia Aragona. Nel 1920 divenne di
proprietà pubblica. A partire dal 1959, la Torre, restaurata, ospita
al suo interno, non solo il Museo Archeologico Etneo, ma anche la
Galleria d'arte Contemporanea, l'Archivio Storico, la Pinacoteca e
il Museo dell'Artigianato. Tutto ciò è possibile grazie alle
notevoli dimensioni. A pianta rettangolare (20m x 16,70m) si eleva
su quattro pini, per un’altezza complessiva di 34 metri. Ad ogni
piano, sostanzialmente, la superfice generale si divide in due
grandi parti.
Il Museo Archeologico Etneo
Il museo archeologico contenuto nella torre,
raccoglie moltissimi resti ritrovati ad Adrano, ma anche nella zona
etnea. Si va dai ritrovamenti del neolitico fino ai reperti d’epoca
saracena-normanna. Partendo dagli oggetti preistorici, l’intero
piano terra ospita reperti dell’età neolitica, della prima età dei
metalli e dell'età del bronzo antico. Si trovano vasi e strumenti in
pietra e d’osso, fino alle urne vascolari, d’epoca più recente.
Molti dei resti archeologici d’età preistorica provengono dalle
grotte laviche situate nel Parco dell’Etna. Il secondo piano si
suddivide in due grandi zone dedicate allepoca antica storica.
Un’area svolge il tema della città di Mendolito, fondata dai Siculi,
mentre nella seconda aree trovano posto i ritrovamenti provenienti
da Adranon, di civiltà greca. Tra i reperti siculi troviamo colonne
di pietra lavica, con scolpiti dei capitelli
ionici, e
un elmo in stile calcidese. Dalla città di Adranon provengono,
invece, statuette in
terracotta
raffiguranti dività, vasi vascolari ed utensili di varia specie. Al
V secolo a.C. risale il busto, sempre in terracotta, di divinità
femminile. Uno spazio a parte è rappresentato dalla bellissima
Cappella del castello di Adrano, dove sono esposti otto monetieri
contenenti una preziosa collezione numismatica. Sono visibili delle
teste marmoree, in particolare una risalente ad età imperiale.
All’interno della Torre anche reperti storicamente databili dal
periodo romano sino a quello medievale.
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