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Isola delle Femmine
e le
Aree Marine Protette siciliane

 

 
Introduzione. Le Aree Marine Protette

Isola delle Femmine e la sua denominazione

L’isolotto nella storia

Le Riserve naturali orientate  

L’Area naturale marina protetta
Capo Gallo - Isola delle Femmine

Flora e fauna sui fondali della Riserva palermitana

I punti di interesse della riserva narina

 

 

 

 

Isola di Ustica

Riserva naturale marina Isola di Ustica
Aci Trezza
Riserva naturale marina Isole dei Ciclopi
Area naturale marina protetta del Plemmirio
Nelle Isole Egadi
Nelle Isole Pelagie
La futura Riserva marina di Milazzo
 
Video sulle Aree marine protette
Video sulle Aree marine protette / 2

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ISOLA DELLE FEMMINE

      La tutela e la valorizzazione delle
    risorse biologiche e
geomorfologiche
    delle Aree Marine Protette ci consegna
    piccole zone incontaminate di natura,
    come gioielli nascosti, ma vivi e
    palpitanti, tutti da scoprire.

   

    Introduzione
    Le Aree Marine Protette

   
     
     

 

Finistruna, Area Marina Protetta Capo Gallo, Palermo

Alberto Romeo - 19 Aprile 2008
 

 
 



da Wikimedia Commons

 

Le Aree Marine Protette (o AMP), sono delle zone di mare, prescelte per il loro particolare pregio ambientale e paesaggistico, delimitate in cui è attivo un regolamento comprendente una serie di divieti per  specifiche attività troppo invasive, ma con particolari possibilità attentamente definite. Nella maggiorparte, ad esempio, è vietata la pesca, sia subacquea che professionale.

Purtroppo si è giunti all’istituzione di aree protette marine in Italia in ritardo rispetto al resto d’Europa. Polemiche, difficoltà ed opposizioni di chi vedeva danneggiati i propri interessi, hanno causato il ritardo sopra accennato . La prima area marina protetta italiana è stata quella di Ustica, istituita solo nel 1986. Bisogna dire, tuttavia, che da allora si è tentato di recuperare il tempo perso con la creazione di numerosissime Aree Marine Protette in tutta Italia.

Lo scopo più evidente dell’istituzione di AMP è quello quello della protezione ambientale di zone di particolare pregio naturale. Da questo ne risulta la tutela e, soprattutto, la valorizzazione di un patrimonio biologico e geomorfologico proprio della zona. Ogni area è caratterizzata da un equilibrio ecologico marino particolare, con geologia, flora e fauna propri. Lo studio scientifico, la diffusione e la divulgazione della conoscenze fanno parte del valore stesso delle AMP, da cui scaturiscono, infatti, programmi educativi sull’ambiente e biologia marina. Dalla tutela ambientale di ogni singola zona protetta scaturiscono, quindi, informazioni e conoscenze non altrimenti recuperabili.
E’ logico pensare anche alle ricadute socio-ambientali delle zone in funzione dei flussi turistici. Infatti la caratterizzazione delle particolarità naturalistico-paesaggistiche è ad usufrutto dei residenti e delle strutture ricettive presenti (anche
visite guidate e uso dei mezzi di trasporto collettivi). A lungo termine i Comuni ricadenti nell'area marina protetta ne hanno un beneficio assoluto, quanto il possedere un particolare bene storico-archeologico o architettonico..
 

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