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Isola delle Femmine
e le
Aree Marine Protette siciliane

 

 
Introduzione. Le Aree Marine Protette

Isola delle Femmine e la sua denominazione

L’isolotto nella storia

Le Riserve naturali orientate  

L’Area naturale marina protetta
Capo Gallo - Isola delle Femmine

Flora e fauna sui fondali della Riserva palermitana

I punti di interesse della riserva narina

 

 

 

 

Isola di Ustica

Riserva naturale marina Isola di Ustica
Aci Trezza
Riserva naturale marina Isole dei Ciclopi
Area naturale marina protetta del Plemmirio
Nelle Isole Egadi
Nelle Isole Pelagie
La futura Riserva marina di Milazzo
 
Video sulle Aree marine protette
Video sulle Aree marine protette / 2

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ISOLA DELLE FEMMINE

      La tutela e la valorizzazione delle
    risorse biologiche e
geomorfologiche
    delle Aree Marine Protette ci consegna
    piccole zone incontaminate di natura,
    come gioielli nascosti, ma vivi e
    palpitanti, tutti da scoprire.

   

    Isola di Ustica

   
     
     

 

 
Foto dell'isola di Ustica

Fabrox - 26 settembre 2006
 

 
 




da Wikimedia Commons

 

  Il centro abitato (comune di 8,09 Km2 con 1.314 abitanti), coestensivo dell'isola omonima, si trova a 49 m sulle falde del monte Guardia dei Turchi, in posizione dominante la costa nord-orientale dell'isola. Comprende nel suo territorio la Riserva naturale marina.
L'isola di Ustica è situata nel Mar Tirreno, al largo della costa settentrionale della Sicilia. Di origine vulcanica collinosa, con coste alte e dirupate, gode di clima mite ed è intensamente coltivata. Da non trascurare la pesca, l'artigianato e, soprattutto, il Turismo.

Storia
Popolata già nel 1500 a. C. dai Fenici, ebbe sviluppo con i Greci, che la chiamarono Osteodes (ossario), a memoria delle migliaia di cartaginesi che furono abbandonati sull'isola a morire di fame (IV secolo a. C.).

Anticamente vi fu stabilita una colonia dai Romani che la chiamarono Ustica, dal latino ustum che significa bruciata, a causa delle sue rocce vulcaniche.
Dopo il tentativo di colonizzarla nel VI secolo da parte di una comunità Benedettina, Usica nel medioevo fu occupata dai saraceni. Esposta alle incursioni dei pirati barbareschi che ne fecero anche un loro rifugio, quest'isola rimase a lungo disabitata; prosperò soltanto dopo il 1760, quando Francesco I di Borbone popolandola ne fece una piazza forte: quindi la popolazione crebbe sino a 5000 abitanti. Dopo l'unificazione dell'Italia, Ustica fu privata del comando di piazza, e quindi decadde rapidamente per la continua emigrazione degli abitanti che non ebbero più i mezzi per sopravvivere. Durante il periodo fascista l'isola fu adoperata come luogo di confino dei propri avversari politici.

 

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