La
Riserva naturale orientata
Isola delle Femmine
I movimenti migratori che interessano l’isolotto di Isola
delle Femmine, hanno portato nel 1997 ad istituire, da parte della
Regione siciliana, la
Riserva naturale orientata Isola delle Femmine. La gestione della
Riserva è stata affidata alla LIPU nel 1998. La flora in essa
presente si caratterizza con piccoli prati, macchia
mediterranea sulle parti a quota maggiore da prateria steppica .
Sono presenti sull’isolotto ben 145 specie floreali. Tra
queste: l'asfodelo, l'iris, la salicornia, la speronella, la
romulea, il ginestrino delle scogliere.
La Riserva, come
detto, è molto ricca di uccelli, sia stanziali che migratori. Il
fatto che l’isolotto non sia abitato, permette alle specie migratori
sostarvi nel loro tragitto dall’Africa sino al nord Europa. Tra
queste specie ricordiamo: il cormorano, della garzetta, dell'airone
cenerino oltre al martin pescatore. Secondo le leggi dell’equilibrio
naturale, sono presenti anche i rapaci, come la poiana ed il falco
pellegrino.
La Riserva naturale
orientata Capo Gallo Il 21 giugno 2001 la
Regione siciliana ha inserito nel Piano Regionale dei Parchi e delle
Riserve la Riserva naturale orientata di Capo Gallo, nel palermitano. Ha affidato la
gestione dell’area all’Azienda
Foreste Demaniali della Regione. La scelta si è rilevata molto
opportuna. L’Ente gestore, infatti, si è preoccupata, non solo,
all’aspetto naturalistico, ma anche di permettere la migliore visita
turistica della zona. Ha attentamente sistemato, i sentieri
pedonali, posto
staccionate, recinzioni e muretti, ma ha anche ripulito il
sottobosco dalle erbacce e operato con una manutenzione periodica.
L’area è usufruibile in tutta la sua bellezza.
Capo Gallo è l’estremo promontorio del Monte Gallo, posto a
divisione dei due quartieri palermitani (nella zona
nord-occidentale) di Mondello e Sferracavallo.
La Riserva sostanzialmente coincide con la montagna, per
circa 586 ettari. La città possedeva già sin dal 1996 la Riserva di
Monte Pellegrino, cosi che Palermo ora ne conta due nel suo
territorio comunale. Sull’estremità di Capo Gallo è situato un
importante faro di segnalazione ai naviganti della presenza del
promontorio. Nel periodo estivo, per la vicinanza dellefamose
spiagge dei due quartieri, si riversano su monte Gallo numerosissimi
turisti e bagnanti locali. La zona protetta è sotto il controllo
delle guardie naturalistiche
del parco.
La riserva si estende dal capo omonimo verso
ovest fino a Punta Barcarello. Nella zona marina che va da Capo
Gallo alla vicina Isola delle Femmine, nel 2002, è stata istituita
l'Area naturale marina protetta Capo Gallo - Isola delle Femmine
All’interno della flora del monte Gallo, vanno sottolineate le
presenze di rari endemismi puntiformi, tipici del monte stesso. Tra
questi: la camomilla del monte Gallo, lo sparviere del monte Gallo
ed alcune specie di orchidea. Un
caso a parte è una pianta avventizia, il Pennisetum
setaceum. La
graminacea fu
importata dal nord Africa dal famoso Orto botanico di
Palermo. L’intenzione era di sperimentare la particolare pianta come
foraggio per il bestiame. Sta di fatto che essa si è riprodotta
spontaneamente un tutta la provincia, compreso, naturalmente, monte
Gallo.
Sotto l’aspetto faunistico rilevante è la presenza di uccelli,
rapaci, stanziali e migratori, diversi tipi di rettile, dalla
lucertola campestre al ramarro, e, tra gli anfibi, il rospo
smeraldino siciliano. Tra i mammiferi: la volpe, il coniglio
selvatico e toporagno
siciliano.
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