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Isola delle Femmine
e le
Aree Marine Protette siciliane

 

 
Introduzione. Le Aree Marine Protette

Isola delle Femmine e la sua denominazione

L’isolotto nella storia

Le Riserve naturali orientate  

L’Area naturale marina protetta
Capo Gallo - Isola delle Femmine

Flora e fauna sui fondali della Riserva palermitana

I punti di interesse della riserva narina

 

 

 

 

Isola di Ustica

Riserva naturale marina Isola di Ustica
Aci Trezza
Riserva naturale marina Isole dei Ciclopi
Area naturale marina protetta del Plemmirio
Nelle Isole Egadi
Nelle Isole Pelagie
La futura Riserva marina di Milazzo
 
Video sulle Aree marine protette
Video sulle Aree marine protette / 2

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ISOLA DELLE FEMMINE

      La tutela e la valorizzazione delle
    risorse biologiche e
geomorfologiche
    delle Aree Marine Protette ci consegna
    piccole zone incontaminate di natura,
    come gioielli nascosti, ma vivi e
    palpitanti, tutti da scoprire.

   

   Flora e fauna sui fondali
   della Riserva palermitana

   
     
     

 

 
Area Marina Protetta Capo Gallo Branco di Oblada  melanura

Alberto Romeo - 19 Aprile 2008
 

 
 



da Wikimedia Commons

 

  Vita vegetale
Ll confine tra il piano sopralitorale e quello intertidale è segnato da trottoir a vermeti (tipo corallo nero) e dalla presenza di alghe brune e rosse. I trottoir sono creati da piccoli particolari molluschi e coprono il 40% della superfice. In esso trovano il giusto habitat svariate forme di vita e molti organismi.
Appena sottostante il piano sono presenti
alghe rosse calcaree. L’effetto di maggiore spettacolarità dei fondali si raggiunge nell’ampia prateria coperta dalla Posidonia, comunità climax del Mediterraneo. All’interno della Riserva, verso Capo Gallo, la presenza nelle acque pulite della Posidonia è intensa e in salute ed offre protezione a numerose specie di vita vegetale e animale. Così non è procedendo verso l’area urbana di Palermo sempre più inquinata ed edificata sulle coste, dove le praterie marine mostrano sempre più difficoltà a svilupparsi in maniera naturale. Proprio l’area protetta dimostra per questo tutta la sua stessa validità.
Più in basso si trovano grotte e cavità in ombra, con la presenza di alghe verdi e rosse al di sotto della posidonia ai limiti del coralligeno.

Aspetti faunistici
Scendendo gradualmente di profondità si incontrano organismi e vita animale differente. Al livello del piano mesolitorale sugli scogli vivono organismi eurieci, che sopportano i grandi sbalzi di temperatura e salinità delle acque. Troviamo: le patelle, i balani, i granchi e le pulci di mare e a pochi metri di profondità i comuni pomodori di mare.

Sulle rocce del piano mesolitorale crescono delle madrepore dal colore rosso e giallo intenso, mentre altre specie si confondono facilmente nel fondale a causa delle dimensioni molto ridotte. Al di sotto del trottoir vivono anche le spugne. Tra le madrepore nuotano creature marine, quali gli sciarrani, gli scorfanotti, le spigole, le occhiate e i cefali. A questi, sui bassi fondali, si aggiungono diverse specie di saraghi, la donzella comune, la donzella pavonina, lo scorfano e il tordo pavone.
Moltissimi in questa zona sono anche comuni i molluschi nudibranchi e le stelle marine.
Sempre a ridosso della costa negli anfratti rocciosi, grotte o zone buie, invece, troviamo la cernia bruna, la murena, triglie o la castagnola rossa.

Sulle praterie di Posidonia del piano infralitorale incontriamo ricci, stelle marine, molluschi di vario tipo, cefalopodi come il polpo, i calamari e la seppia e varie spugne anche incrostanti. Nella sabbia si mimetizza la sogliola (e le anemoni,) mentre nascosto e perfettamente mimetizzato tra le foglie della Posidonia soggiorna il pesce ago.
Nel piano circalitorale, ad una profondità maggiore, domina il coralligeno. Su un bellissimo sfondo di cnidari, fatto del corallo rosso, del corallo nero e del falso corallo, si muovono aragoste e gamberi.

Tra i pesci presenti nella riserva marina di Capo Gallo troviamo, oltre le comunissime acciughe, i barracuda mediterranei (detto aluzzo), castagnole e aguglie. Tra i più grossi, è presente qualche pesce luna, tonno o verdesche. I subacquei hanno incontrato sui fondali anche delfini e qualche tartaruga marina

 

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