3/17

Isola delle Femmine
e le
Aree Marine Protette siciliane

 

 
Introduzione. Le Aree Marine Protette

Isola delle Femmine e la sua denominazione

L’isolotto nella storia

Le Riserve naturali orientate  

L’Area naturale marina protetta
Capo Gallo - Isola delle Femmine

Flora e fauna sui fondali della Riserva palermitana

I punti di interesse della riserva narina

 

 

 

 

Isola di Ustica

Riserva naturale marina Isola di Ustica
Aci Trezza
Riserva naturale marina Isole dei Ciclopi
Area naturale marina protetta del Plemmirio
Nelle Isole Egadi
Nelle Isole Pelagie
La futura Riserva marina di Milazzo
 
Video sulle Aree marine protette
Video sulle Aree marine protette / 2

Bullet7blu.gif (869 byte)Bullet7blu.gif (869 byte) INDIETRO

 
         
    
ISOLA DELLE FEMMINE

      La tutela e la valorizzazione delle
    risorse biologiche e
geomorfologiche
    delle Aree Marine Protette ci consegna
    piccole zone incontaminate di natura,
    come gioielli nascosti, ma vivi e
    palpitanti, tutti da scoprire.

   

    L’isolotto nella storia

   
     
     

 

 
Veduta dalla terraferma dell'isolotto di Isola delle Femmine

Carlo Columba - 20 marzo 2007
 

 


da Wikimedia Commons

 

  L'isolotto di Isola delle Femmine, posto a 300 metri dalla costa, è un sicuro riparo per le piccole imbarcazioni dai forti venti di levante. Ha una forma più o meno ovoidale.
Dal suo promontorio si piò godere di un panorama mozzafiato. Da essa, infatti, sono visibili in lontananza il monte Pellegrino, il promontorio di Capo Gallo e i comuni di Carini, Isola delle femmine e Capaci. Si riesce a distinguere anche  l'isola di Ustica.

Non essendo praticabile sull’isola coltivazioni agricole (e la pastorizia scarsa) fu soprattutto utilizzata a scopo militare ed economico. L’area fu sempre, sin da tempi remoti, luogo pescosissimo, punto di transito preferenziale per le migrazioni di tonni. I marinai di Capaci sfruttarono la possibilità dedicandosi a tale attività.

Proprio per questa origine storica ha portato al ritrovamento di sette vasche in cocciopesto adibite alla preparazione del garum, una salsa di pesce molto in uso nel periodo ellenistico , commerciata in tutto il Mediterraneo. E’ stato localizato anche un antico stabilimento per la lavorazione del pesce a cui si aggiungono parecchi reperti nel mare ad essa prossimo: ceppi di ancore in piombo, e parti di anfore cartaginesi e romane.

Le due Torri
Le torri d’avvistamento a Isola delle Femmine, in realtà, sono due: una sulla terraferma (detta Torre di "dentro"), l’altra sull’isolotto (detta Torre di "fuori”). La prima, di forma circolare, risalirebbe al ‘$00, ed è dello stesso periodo di quelle di Capo Mongerbino e di Capo Rama, costruite per volere del re Aragonese Martino il giovane. La torre sull’isola, di pianta quadrata, farebbe, invece, parte del sistema difensivo siciliano progettato dall’architetto  fiorentino Camillo Camilliani, autore anche della Fontana Pretoria di Palermo. La seconda torre risale quindi al XVI secolo. Essa possiede muri di oltre due metri di spessore ed è posta nelle vicinanze del punto più alto delle isola, a circa 35 metri sul livello del mare. L’incuria e i danni subiti l’hanno trasformata purtroppo in un rudere, nonostante la costruzione sia la prima cosa che si vede arrivando dal mare.

Sull'area dell’isolotto di Isola delle femmine e del mare più prossimo è stata istituita una riserva naturale negli anni ’90.

 

HOME