L'Area
naturale marina protetta Capo Gallo - Isola delle Femmine è unìarea
marina posta tra i comuni di Palermo e Isola delle Femmine
di 2.173 ha di mare. Istituita dalla Regione Siciliana nel 2002 è gestita
provvisoriamente dalla Capitaneria di Porto di Palermo. L’area è
suddivisa, secondo la metodologia applicata in Italia,in 3 zone denominate zona "A", zona "B" e zona "C"
La zona "A"(vasta 77
ha) è individuata in due zone: quella ad ovest di
Capo Gallo e nel settore nord-orientale
dell’Isola delle
Femmine. La zona A è quella di massima protezione e controllo,
essendo vietata persino la balneazione e l’accesso di qualsiasi tipo
di imbarcazione. La zona B (vasta 242 ha) è suddivisa in
tre parti, due delle quali prossime alle due zone A. La terza area
si estende tra Punta Catena e Punta Matese. In questi settori è permessa
la balneazione ed è consentita la sosta di barche, ma solo
per mezzo di apposite
boe preparate dalla capitaneria. Infine la zona C (vasta
1.854 ha) che pur essendo compresa nei confini dell’area protetta, è
di riserva solo parziale, dove è permessa la balneazione e il
passaggio libero dei natanti.
Aspetti geologici Dalla spiaggia il fondale marino discende con un
andamento “a gradoni”. Sscende gradualmente fino ad una profondità
18 m, qui subisce un taglio e
raggiunge i 20 o 30 m di profondità, per poi digradare ancora
dolcemente. La cosa si ripete più al largo con un brusco passaggio
dai 30 ai 40 m di profondità. La caratteristica a livello
geologico denuncia la progressiva erosione delle coste da parte del
mare sviluppatasi nel corso dei millenni. Ogni livello di frattura
rappresenta, infatti, la quota della spiaggia precedente, prima
dell’innalzamento dei mari.
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