NAULOCO
E LA RIVIERA TIRRENICA
La città di Nauloco, antica polis
greco-romana, è famosa perchè nel suo
mare avvenne la battaglia navale tra
Pompeo ed Ottaviano, notizia riportata
da diversi storici romani. Era
localizzata sulla riviera tirrenica
vicino Messina. Purtroppo, essa è
scomparsa del tutto e ancora
introvabile. Ma ci si può sempre
consolare sulle belle spiagge delle
cittadine sorte poi sulla riviera.
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Fondachello,
Valdina e Roccavaldina
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Appartengono
alla
Valle del Niceto anche i
piccoli comuni di Fondachello, Valdina, di circa 1.300 abitanti e
quello di Roccavaldina., ancora più piccolo, di circa 1.200
abitanti. Come vuole il nome stesso, Roccavaldina è posta sui
Peloritani, mentre l’altro, più a valle, è un comune costiero. In
realtà il paese di Roccavaldina prese il nome del suo primo
feudatario, Giovanni
Rocca.
La particolare “ricchezza” di Roccavaldina è la
presenza di un’antica farmacia del XVII secolo (1628). E’ uno dei
patrimoni molto rari, con la perfetta conservazione dell’ambiente
originale. Ed è per questo famosa in tutto il mondo. Interamente in
legno, essa presenta sui numerosi scaffali 238
contenitori in ceramica. Durante quel secolo,
infatti, si era in uso conservare le misture in singoli vasi, ognuna
già pronta per essere utilizzata a seconda la differente malattia.
Un pezzo di storia e di cultura materiale.
Cenni storici Se alcuni storici affermano che l’agglomerato di Valdina sia sorto in
epoca pre-romana, è proprio sotto la loro dominazione che si formò
il primo abitato certo. Esso sorgeva nella vasta area che comprende
oggi i comuni di
Venetico, Torregrotta,
Valdina e Roccavaldina. Il villaggio, in epoca normanna,
prese il nome di Casale del Conte.
Durante il regno di Gugliemo II, il re donò la proprietà e
l’amministrazione al convento di Santa Maria della Scala di Messina.
Successivamente la donazione venne più volte rinnovata. Con l’arrivo
degli Aragonesi l’intera Sicilia venne rinnovata a livello di
nobiltà e feudatari. Il territorio del Casale del Conte,
venne diviso in due parti per rispettivi feudatari, il pisano
Giovanni Rocca ed il
genovese Giovanni
Mauro. Con essi mutò la denominazione dei luoghi, in La Rocca
(Roccavaldina) e Maurojanni (Valdina). Più tardi i due feudi
vennero di nuovo accorpati. Nel Cinquecento il possesso del feudo
passò alla nobile famiglia dei Valdina (nel 1509). La
famiglia mantenne la proprietà fino al 1692, quando per linea
ereditaria passò ai cugini degli stessi. Nel 1812, fu abolito in
Sicilia il feudalesimo. Durante il periodo fascista avvennero
diversi accorpamenti e cambi di denominazione. Il territorio di
Valdina fu unito a quello di Spadafora e poi di Roccavaldina. E’
divenuto comune autonomo nel 1949.
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