Come detto, Nauloco assurse alle cronache storiche grazie ad una
importante battaglia navale, che si svolse nelle sue acque. I due
protagonisti furono, da un lato
Sesto Pompeo e dall’altro Ottaviano, che si avvalse dell’ammiraglio
Marco Vipsanio Agrippa. Al largo di Nauloco, il 3 settembre del 36
a.C., le due flotte si scontrarono duramente. Agrippa ne riportò la
vittoria. Il quadro storico, quindi, è legato alle lotte intestine
scoppiate a Roma dopo il riuscito attentato a Giulio Cesare
quindi, all’interno della
stessa Roma.
Sesto Pompeo era legato agli esponenti della
Repubblica romana, mentre Ottaviano sosteneva il Triunvirato, di cui
faceva egli parte, unitamente ad Antonio e Marco Emilio Lepido. Questi
ultimi si
accordarono a Brindisi, nel 40 a.C. La guerra con Pompeo,
comunque, non fu una passeggiata per Ottaviano. Nel 42 a.C.,
Pompeo si era già impossessato della Sicilia, mentre raccoglieva
alleati ostili al Triunvirato. Tre anni dopo, con la sua ingente
flotta applicò un blocco navale della stessa Roma (39 a.C.),
mettendola in dura difficoltà negli approvvigionamenti alimentari.
Si raggiunse, allora, un momentaneo compromesso. Forte del
malumore scatenato, il
triunvirato riprese
le ostilità contro Pompeo. Ciononostante, nel 38 a.C., le flotte dei due contendenti si scontrarono una
prima volta in battaglia. A vincere, però, fu Sesto Pompeo.
Ottaviano, ridotto ai minimi termini, fece giungere dalla Gallia
Marco Vipsanio
Agrippa, con le sue truppe e le sue
navi. Contemporaneamente, si accordò con Antonio, il quale mise a
disposizione di Ottaviano 120 navi, ottenendone in
cambio un nutrito numero di truppe di fanteria (ben 20.000 soldati).
Nel 36 a.C., le due flotte si scontrarono una seconda volta, nel
mare della costa tirrenica siciliana, di fronte, appunto, a Nauloco.
Conosciamo già quale ne fu l’esito.
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