11/14
RAGUSA    
Introduzione   Il Duomo di San Giorgio
Breve excursus storico
della città
  Le meraviglie nell’architettura
religiosa
L’antico sito greco di Kamarina   Le meraviglie nell’architettura
civile
Gli scavi archeologici della città greca   Le meraviglie nell’architettura
militare
Gli altri siti archeologici Tradizioni e folclore
Ragusa e il Barocco Siciliano Gli eventi ed il turismo
Gli autori del “miracolo”   INDIETRO
Caratteristiche del Barocco Siciliano    
    RAGUSA
   Kamarina, Hybla, Ragusa superiore
   e Ragusa marina, tutte stelle di
   un'unico cielo, storico ed artistico,
   che fanno di Ragusa una città
   dalle mille sfaccettature. 
 

Per saperne di più  

   
   
 
   Le meraviglie nell’architettura
    civile
   
     
     

 
   

La Vecchia Cancelleria a Ragusa Ibla


 

poudou99 - Settembre 2008

 

 
 

da Wikimedia Commons

 

Tra i più bei palazzi di Ragusa superiore possiamo annoverare palazzo Zacco del barone Melfi, il cui scudo araldico è presente nella testata d’angolo tra le due strade che fronteggiano i prospetti del palazzo. Di stile barocco-rococò è tra le costruzioni più creative e sorprendenti della città. Tra mascheroni grotteschi e figure fantastiche, tra balconi con ringhiere mistilinea in ferro battuto e il portone d'ingresso costeggiato da due colonne dai capitelli corinzi, i due prospetti sorprendono per la fantasia e l’innovazione stilistica. Un palazzo così particolare non poteva che divenire sito del museo delle tradizioni ragusane.
È, invece, la più grande costruzione della fine del XVIII secolo di Ragusa, Palazzo Schininà di Sant'Elia, tanto grande da coprire un intero isolato. Tale l’ampiezza che è contenuto al suo interno un cortile in cui uno splendido scalone conduce ai portici del piano nobile. L’edificio del barone Mario Leggio Schininà, marchese di Sant'Elia, fu il primo sindaco di Ragusa superiore.
Pur non essendo stato mai ultimato, il palazzo possiede una decorazione notevole per bellezza e preziosità. L’ampiezza ha permesso di cedere l’ala nord alla diocesi, che vi ha allocato la sede del vescovado e diversi uffici amministrativi.
Costruito nel 1778, Palazzo Sortino-Trono occupa una porzione delle mura dell'antico castello. La facciata domina la piazza degli archi e si prospetta sulla balconata. Caratteristico del barocco siciliano, presenta giochi coloristici prodotti dalla pietra calcarea con intarsi e grandi mensole in pietra pece.
Edificato nella prima metà del Settecento, Palazzo Nicastro delimita una piazzetta, unica via d'accesso, al tempo, al quartiere alto di Ragusa. Il suo particolare di maggior valore è la grande tribuna contenuta da due alte lesene. Divenne sede della cancelleria comunale.
Nel 1724, probabilmente, Rosario Gagliardi iniziò la costruzione di Palazzo Battaglia, commissionato dalle famiglie nobiliari Battaglia e Giampiccolo. Di queste famiglie rimane il grande scudo araldico con gli stemmi sulla cornice del balcone centrale dei tre presenti sulla severa  facciata, orientata verso la chiesa della SS. Annunziata.

Sempre della fine del XVIII secolo è Palazzo Bertini, caratteristico per i suoi mascheroni. Tra questi la triade che raffigura tre personaggi propri della società del secolo: il mendicante, il nobile e il mercante. Ogni figura presenta dettagli ironici e graffianti, tali da definirli per classe sociale.
Anche Palazzo Cosentini, del barone Raffaele Cosentini, ha per caratteristica mascheroni e decori su personaggi sia di ricchi musici e poveri, a seconda si guardi uno dei tre balconi del prospetto.
 Intorno al 1765, il barone La Rocca di S. Ippolito costruì Palazzo La Rocca. Sette balconi, sorretti ognuno da tre mensole in pietra pece, sono ampiamente decorati da personaggi antropomorfi. Grande è la fantasia delle raffigurazioni: il suonatore di liuto, il flautista, la popolana col bambino due figure che si abbracciano, ed altri.

Nel 1850 gli aristocratici ragusani decisero di munirsi di un Circolo di conversazione dove incontrarsi. Differentemente dal solito, essi fecero costruire appositamente un edificio atto a tale scopo. Di un solo piano, in stile neoclassico, esso è adornato della sua semplicità. Presenta tre porte con bassorilievi nel prospetto, non più lungo di 10 metri, paraste scanalate con capitelli dorici, un rifascio con triglifi e, sul cornicione, lo stemma della città di Ragusa. All’interno presenta un bellissimo salone delle feste, il cui soffitto è stato affrescato, con un'allegoria delle arti e delle scienze, alla fine dell’Ottocento, dal ragusano Tino Del Campo.
È chiamato anche Caffè dei cavalieri.
 
 
 

HOME