7/14
RAGUSA    
Introduzione   Il Duomo di San Giorgio
Breve excursus storico
della città
  Le meraviglie nell’architettura
religiosa
L’antico sito greco di Kamarina   Le meraviglie nell’architettura
civile
Gli scavi archeologici della città greca   Le meraviglie nell’architettura
militare
Gli altri siti archeologici Tradizioni e folclore
Ragusa e il Barocco Siciliano Gli eventi ed il turismo
Gli autori del “miracolo”   INDIETRO
Caratteristiche del Barocco Siciliano    
    RAGUSA
   Kamarina, Hybla, Ragusa superiore
   e Ragusa marina, tutte stelle di
   un'unico cielo, storico ed artistico,
   che fanno di Ragusa una città
   dalle mille sfaccettature. 
 

Per saperne di più  

   
   
 
   Gli autori del “miracolo”    
     
     

 
   

Chiesa di San Giuseppe a Ragusa Ibla, progettata dall'architetto Rosario Gagliardi


 

Yann - Agosto 2005

 

 
 

da Wikimedia Commons

 
Le mode che si susseguivano in Europa nelle grandi costruzioni erano modello per altre costruzioni minori del continente. La stessa Versailles fu completata nello stile Barocco nel 1688 per decisione di Luigi XIV. Chiaramente fu imitata un po’ ovunque. Con le sue peculiarità e stranezze il Barocco divenne, al di là delle mode, uno stile architettonico e decorativo delineato e autonomo. Fu applicato un po’ ovunque, anche in Sicilia. Ma il Barocco siciliano andò oltre, molto oltre…

Giovanni Battista Vaccarini
Dopo il terremoto del 1693 molti architetti giunsero dall’Italia continentale nell’isola. Giovanni Battista Vaccarini era uno di quelli. Conosceva benissimo le architetture del Bernini e del Borromini, probabilmente conosceva altrettanto bene le pubblicazioni di incisioni di Domenico de' Rossi, che riportavano lo stile in tutte le sue peculiarità, e ne aveva fatto una personale amalgama da applicare nelle proprie composizioni. Vaccarini arrivò in Sicilia nel 1730 e subito progettò opere come Palazzo Biscari e la Chiesa di Sant'Agata a Catania, rifacendosi all'"Architettura Civile" di Guarino Guarini. Lo stile di Vaccarini “contaminò” Catania a lungo.

Tommaso Napoli
Un architetto siciliano, il monaco Tommaso Napoli, visitando Vienna, che era la sede del re di Sicilia Carlo VI  che governò l’isola dal 1718 e il 1734, ne riportò sensazioni, schizzi e incisioni dell’architettura austriaca (tra i maggiori architetti di Vienna vi era Fischer von Erlach). Tommaso Napoli introdusse nella sua architettura pareti concave e convesse e scale esterne molto complicate. Fu soprattutto, nel 1705, il progettista della famosa Villa Palagonia. Complessa e innovativa la costruzione presenta elementi che diverranno caratteristici del Barocco Siciliano, come, ad esempio, la sua doppia scala rettilinea con ripetuti cambi di direzione.

Rosario Gagliardi
Bisogna dividere innanzitutto la semplice ricostruzione dalla nuova edificazione. Moltissimi furono, infatti, gli interventi di semplice restauro del manufatti danneggiati. Riportando necessariamente l’edificio all’antico stato, la creatività era molto limitata, e considerata di scarsa importanza. Per molte di queste opere non si conosce il nome del restauratore, come, ad esempio, la chiesa di San Giorgio a Modica. Iniziata nel 1702 la sua ricostruzione fu poi affidata all’architetto Rosario Gagliardi. Anch’esso non potè completare l’opera, morendo, ma lasciando i disegni delle opere da completare, possiamo considerarlo il restauratore finale tra l'avvicendarsi di molti alla supervisione. Rosario Gagliardi progettò con lo stesso stile la basilica di Santa Maria Maggiore a Ispica.
 
 
 

HOME