Oltre i resti
archeologici, Ragusa e la sua provincia sono ricchissime di monumenti e
opere d’arte. Tale ricchezza è stata riconosciuta, nel 2002, “patrimonio
dell'umanità”. I monumenti di maggiore interesse risalgono alla
ricostruzione legata al terribile terremoto del 1693, che rase al suolo la
maggior parte di quest’area e quella siracusana. Questa ricostruzione fu
eseguita prevalentemente in tardo stile Barocco, ma tanto caratterizzato
localmente da farne, quasi, un nuovo stile, chiamato, legittimamente,
Barocco Siciliano. Diversi sono, comunque, i resti dell’antico splendore
della città.
A partire dai più remoti, abbiamo: della cerchia di
mura rimane un piccolo brano del suo ingente sviluppo (nei pressi della
Chiesa del S.S. Trovato) della Chiesa di San Francesco all'Immacolata
rimangono il portale di epoca sveva e la torre campanaria, della antica
Cattedrale di San Giorgio, il portale, della cinta muraria di epoca
bizantina soltanto la porta Walter, fuori della Chiesa di Sant'Antonino
si conserva un piccolo portale di stile gotico murato, nella chiesa di
Santa Maria delle Scale, rilevanti sono le cappelle adiacenti a una delle
navate, nella sagrestia del Duomo di San Giorgio sono conservate alcune
sculture, del 1570, attribuite
ad Antonio Gagini, figlio di Antonello Gagini, grande scultore siciliano
morto nel 1536, frammenti della lapide del conte Bernardo Cabrera.
La Sicilia del
1500 non è isolata dal resto del mondo. Qui arrivano, oltre ad artisti anche
volumi “enciclopedici” che fanno il punto delle ricerche e dello sviluppo
degli stili architettonici. Abbiamo, ad esempio, I sette libri di
architettura di Sebastiano Serlio, i Quattro libri
dell'architettura di Andrea Palladio, le opere di Domenico Fontana ed
altri testi notevoli. Queste informazioni ed esempi, sono alla base delle
rielaborazioni personali e creative di coloro che, successivamente il
terremoto di fine Seicento, immaginarono e costruirono la nuova Sicilia del
sud-est, in uno stile tale da essere riferibile solo a se stesso. Di
questa eccezionale trasformazione la maggior parte delle opere visibili a
Ragusa sono presenti nel quartiere antico di Ragusa Ibla. In esso sono
allocate più di cinquanta chiese e numerosi palazzi, tutti in stile tardo
barocco. Tra gli artisti che operarono in loco, autori di questo “miracolo”,
tra gli altri, citiamo: Palma, Vermexio, Ittar, Giovanni Battista Vaccarini,
Vincenzo Sinatra, Tommaso Napoli, e
soprattutto Rosario Gagliardi.
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