La Chiesa Madre di Alcamo è detta anche
Basilica
di Santa Maria Assunta. Fu costruita nel
Seicento, sul luogo in cui sorgeva un tempio di culto risalente al
XIV secolo. Ad esso risalgono
il
portale e lo splendido campanile. L’edificio sorge in pieno centro
storico, a pochi passi dalla piazza più importante, oggi nominata
Piazza Ciullo. L’interno è suddiviso in tre navate, con l’abside
affrescato da composizioni del
pittore Guglielmo
Borremans. Nelle cappelle laterali trovano posto creazioni
cinquecentesche di Antonello Gagini, quali il Transito
della Vergine ed il Crocifisso.
Oltre ai capolavori contenuti in essa, dal 2010 è aperto
nell’edificio il Museo della Basilica d'arte sacra, allestito
con numerose opere originari delle altre chiese alcamesi.
Anche la
Chiesa di San
Francesco risale al XVII secolo. Al suo interno troviamo, come nella
Chiesa Madre, un'ancóna in marmo attribuita a Domenico Gagini, e due
sculture, raffiguranti la
Maddalena e San Marco,
assegnate, invece, al
figlio Antonello Gagini.
Nella Chiesa di Santa Maria di Gesù
dei Frati Minori, che conserva le spoglie del beato Arcangelo
Piacentini (da Calatafimi), si trova un dipinto “curioso”, da
guardare attentamente,
attribuito al palermitano
Pietro Ruzzolone, oltre alla Vergine col Bambino e a S. Francesco
d'Assisi e S. Benedetto da Norcia, fondatori di ordini Religiosi, vi
sono ritratti in ginocchio ai due lati della composizione, sia
il conte Luigi Enriquez de
Aragona e la contessa Anna Cabrera Moncada., che furono feudatari di
Alcamo.
Parecchi artisti di livello internazionale giunsero ad Alcamo
nel tempo, impreziosendola con capolavori. Ad esempio, i pittori
Guglielmo Borremans e il
monrealese Pietro Novelli, o scultori del calibro di Antonello
Gagini e Giacomo Serpotta ed altri.
La Chiesa di Sant'Oliva,
del Settecento, conserva anch’essa opere del Gagini, ma anche una
pittura del Novelli posta sull’altare maggiore. Sempre al
pittore Pietro Novelli è attribuito un dipinto nella chiesa di
San
Francesco di Paola (detta
Badia Nuova).
Quest’ultima contiene pure delle
allegorie
di Giacomo Serpotta. Va ricordata, inoltre, una
pregevole Madonna del
Miele, realizzata nel 1300, che si trova nella Chiesa barocca dei
Santissimi Paolo e Bartolomeo. Risalente, invece, al XV secolo, è la
chiesa di San Tommaso, che possiede un pregevole portale
decorato con motivi geometrici.
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