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La Settimana Santa nei rituali siciliani.
Bullet7blu.gif (869 byte) La Settimana Santa in Sicilia
Bullet7blu.gif (869 byte) Il clou del Venerdì Santo
Bullet7blu.gif (869 byte) L’insospettabile potere delle Confraternite
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Le confraternite in processione
ad Enna

Bullet7blu.gif (869 byte) I tremila incappucciati di Enna
Bullet7blu.gif (869 byte) La processione “dei Misteri” di Trapani

Bullet7blu.gif (869 byte) Le “Maestranze” di Trapani
Bullet7blu.gif (869 byte) Il triduo pasquale di Ispica (RG)
Bullet7blu.gif (869 byte) “I Santoni” di Aidone (EN)

 

Bullet7blu.gif (869 byte) La "Festa dei Giudei" di
San Fratello (ME)

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“Il ballo dei diavoli”
di Prizzi (PA)

Bullet7blu.gif (869 byte) I riti pasquali di Augusta (SR) e Assoro (EN)
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I significati della Pasqua
Bullet7blu.gif (869 byte) I dolci siciliani di Pasqua

Bullet7blu.gif (869 byte) Video sulle Processioni
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Video sulle Processioni /2

Bullet7blu.gif (869 byte)Bullet7blu.gif (869 byte) INDIETRO

   
         
       LA SETTIMANA SANTA

          "…non c'è paese in Sicilia, in cui
    la passione di Cristo non riviva
    attraverso una vera e propria
    rappresentazione, in cui persone
    vive o gruppi statuari non facciano
    delle strade e delle piazze il teatro
    di quel grande dramma..."
    (Leonardo Sciascia).

   
   
     Le “Maestranze” di Trapani    
     
     

 

 
Processione "dei Misteri" di Trapani, veduta dall'alto.


 

 






  Secondo notizie storiche sembra che fu la Confraternita del Preziosissimo Sangue di Cristo a dare l’avvio a Trapani alla costruzione dei primi gruppi statuari, incaricando artigiani locali. Tale confraternita fu istituita nel 1602 dai sacerdoti Nicola Galluzzo e Giovanni Marquez.
Già nel 1366 esisteva, in ogni caso, a Trapani la Confraternita di San Michele, che cedette nel 1561 il proprio convento, annesso alla chiesa di San Michele, ai padri Gesuiti, giunti da poco in città. Si trasferirono presso la chiesa di S. Spirito. La confraternita dei “bianchi”, nel 1646, si fuse nel con la confraternita dei “rossi”, con un atto notarile dal Notaio Antonio Valentino. Nacque la Compagnia del Sangue Preziosissimo e del Divino Michele Arcangelo. Pochi anni prima, infatti, nel gennaio del 1643, la confraternita di San Michele era stata trasformata in Compagnia dal vescovo di Mazara, Cardinale Giovanni Domenico Spinola. La nuova Compagnia prese i colori di entrambe le confraternite: da allora essi portarono una casacca rossa ed il cappuccio bianco, scarpe rosse e il simbolo delle Cinque Piaghe ricamato sul petto.
Tra le tante occupazioni, la Compagnia aveva il compito di portare il giorno di Pasqua la statua del "Cristo Morto". Nonostante diverse vicissitudini (una scissione al suo interno), essa organizzò le scinnute (in siciliano, le discese) sino al 1812. La cerimonia, che oggi comprende il Mistero Gaudioso nel periodo Quaresimale, era così soprannominata perché i gruppi essendo tenuti in apposite nicchie, venivano “discesi” per le celebrazioni religiose. Per motivi economici, via via essa perse l’incarico dei riti pasquali cedendolo alle Maestranze, pur mantenendo la proprietà delle statue, affidate, ma mai cedute. Nel 1974 la confraternita venne "rifondata", con l’approvazione di un nuovo statuto, voluto dal vescovo Mons. Ricceri. Per alcuni anni ebbe, di nuovo, l’onore di aprire la processione del Venerdì santo, oggi di nuovo sospesa.

Le Maestranze, ovvero le corporazioni artigiane, ebbero sin dall’inizio, l’obbligo-onore di portare ciascuno un gruppo di Misteri. La Confraternita di San Michele Arcangelo, già dal 1612, aveva affidato a ciascuna di esse l’incarico per un gruppo. Il Senato di Trapani il 10 aprile 1727, attribuendo il dovere-diritto, concesse altresì il privilegio di custodire, abbellire e restaurare a proprio "piacimento" il gruppo di Misteri assegnato.
Con la chiusura delle corporazioni, l’opera è passata ai ceti, cioè ai singoli mestieri artigiani. E’ stata costituita il 27 giugno 1974 l'Unione delle Maestranze, che comprende le Maestranze (Ceti, Mestieri o Categorie), in funzione delle antiche celebrazioni dei Misteri di Trapani.

 

 
 

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