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La Settimana Santa nei rituali siciliani.
Bullet7blu.gif (869 byte) La Settimana Santa in Sicilia
Bullet7blu.gif (869 byte) Il clou del Venerdì Santo
Bullet7blu.gif (869 byte) L’insospettabile potere delle Confraternite
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Le confraternite in processione
ad Enna

Bullet7blu.gif (869 byte) I tremila incappucciati di Enna
Bullet7blu.gif (869 byte) La processione “dei Misteri” di Trapani

Bullet7blu.gif (869 byte) Le “Maestranze” di Trapani
Bullet7blu.gif (869 byte) Il triduo pasquale di Ispica (RG)
Bullet7blu.gif (869 byte) “I Santoni” di Aidone (EN)

 

Bullet7blu.gif (869 byte) La "Festa dei Giudei" di
San Fratello (ME)

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“Il ballo dei diavoli”
di Prizzi (PA)

Bullet7blu.gif (869 byte) I riti pasquali di Augusta (SR) e Assoro (EN)
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I significati della Pasqua
Bullet7blu.gif (869 byte) I dolci siciliani di Pasqua

Bullet7blu.gif (869 byte) Video sulle Processioni
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Video sulle Processioni /2

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       LA SETTIMANA SANTA

          "…non c'è paese in Sicilia, in cui
    la passione di Cristo non riviva
    attraverso una vera e propria
    rappresentazione, in cui persone
    vive o gruppi statuari non facciano
    delle strade e delle piazze il teatro
    di quel grande dramma..."
    (Leonardo Sciascia).

   
   
     

    “I Santoni” di Aidone (EN)

   
     
     

 

 
Festa delle Palme coi i Santoni, rito davanti alla porta chiusa della chiesa di San Lorenzo ad Aidone

Morgantia07 - 16 Gennaio 2008
 

 
 

da Wikimedia Commons

 

 
Ad Aidone, in provincia di Enna, l’inizio della Settimana Santa ha luogo la Domenica delle Palme. In questo giorno si svolge la processione delle confraternite del paese, caratterizzata dalla presenza dei Santoni. Dodici grandi teste di cartapesta, raffiguranti gli apostoli, ognuno caratterizzato da precisi particolari, sono poste su delle gabbie, vestite di stoffe dai colori sgargianti, in cui si introducono i portatori (“
i Santari”, generalmente dei volontari), facendo raggiungere alle effigie quasi i tre metri d’altezza. Dopo aver percorso tutte le maggiori vie del paese, la processione ha termine davanti alle porte chiuse della chiesa Madre di San Lorenzo. Al suo interno vi si svolge un rito molto antico.

I giganti in Sicilia non sono una novità. Li troviamo, infatti, ad esempio, anche a Caltagirone o a Barrafranca. Poiché si disconoscono le origini, vengono in genere fatti risalire al periodo della controriforma, nel Seicento, quando fu avviato da parte della Chiesa un processo di rieducazione religiosa delle classi popolari. Con un opera di rinnovamento, si cercò un maggiore coinvolgimento attraverso lo sviluppo di sacre rappresentazioni. Le due processioni dei Santoni di Aidone, quella della domenica delle Palme e quella della Giunta di Pasqua (che vedremo), possono essere considerate, a tutti gli effetti, delle sacre rappresentazioni. Se non si conosce l’origine della manifestazione, altrettanto sconosciuto è il nome dell’artista che realizzò materialmente i dodici Santoni. La leggenda vuole che trovò ispirazione, per la differenziazione tra gli apostoli di cartapesta,  direttamente dalle statue romane di Piazza San Pietro. Ogni apostolo è contraddistinto, oltre il colore dell’abito e del mantello, anche da un’oggetto che porta in mano (sempre in cartapesta). Ad esempio il gigante di San Pietro porta una tunica rossa, il mantello blu e nella mano destra ha un mazzo di chiavi, mentre per San Filippo, con la tunica gialla e il mantello blu, la mano destra porta un libro. La festa pasquale, che segna il prossimo arrivo della primavera e la gioia della Resurrezione di Cristo, è simboleggiata da un mazzo di fiori tenuto nella mano sinistra da tutti i dodici Santoni.

Come per Augusta la prima parte della Settimana Santa è caratterizzata dalle processioni delle confraternite che, accompagnate dalla banda e da tipiche “lamentazioni”, vanno alla chiesa dove faranno il precetto di Pasqua.

Il Venerdì Santo
La tradizionale visita dei Sepolcri e del
l'altare della Deposizione, che si svolge a partire dalla sera del giovedì santo fino al mattino del venerdì, presenta la caratteristica decorazione del Sacramento con grano germogliato al buio, piante varie e pani.
Anche se la cosa più emozionante e suggestiva sono le fiaccolate notturne nelle processioni, quella che caratterizza maggiormente la pasqua di Aidone sono i lamenti. D’origine medievale, queste lamentazioni , dette canto delle Quarantore (tipiche del lutto pasquale), sono eseguite attraverso particolari riti. Ogni "ora” è cadenzata da una voce che si lamenta in tono ascendente, a cui fanno coro delle voci lamentevoli in tono discendente.
Momento particolare delle cerimonie del Venerdì Santo ad Aidone è la cosiddetta a scisa a Cruci (la deposizione dalla Croce), quando realmente viene deposto il Cristo. Dopo una messa particolare e tradizionale, nella chiesa Madre giungono gli uomini incappucciati e vestiti di bianco della confraternita della Santissima Maria Annunziata. Essi portano una bara di cristallo adorna di fiori. Dopo aver schiodato la statua di Gesù dalla croce, essi la depongono nella bara e iniziano la processione, che durerà quasi tutta la notte. Contemporaneamente, ragazze si uniranno ad essa portando la statua dell’Addolorata, mentre si alternano le lamentazioni delle Quarantore con musiche funebri suonate dalla banda.

La cerimonia della Giunta
Come accennato, Il giorno di Pasqua, nella centrale piazza Cordova di Aidone, si tiene la bellissima cerimonia della Giunta (dell’incontro). Nella piazza si radunano i dodici Santoni, e mentre il Santone di San Pietro va alla ricerca del Signore in giro per il paese, i restanti, divisi in due gruppi, iniziano a correre e saltare fra le due statue principali: quella della Madonna, coperta da un velo nero e posta nei pressi della chiesa di Santa Maria, e quella del Cristo Risorto, “nascosta” in una strada secondaria. La corsa rappresenta il diffondersi delle notizie, dalla sparizione del corpo nel sepolcro, dell’incontro di Gesù alle donne e dell’avvenuta Risurrezione fra gli apostoli.
Verso mezzogiorno, vi è il ritorno del Santone di San Pietro nella piazza. Tutti i Santoni portano verso il centro dell’area le due statue, scoprendo quella della Madonna (la Giunta, l’incontro). Iniziano a suonare tutte le campane, mentre i portatori fanno saltare dalla gioia i loro giganti.
Accompagnati da una banda che suona musiche di festa, i Simulacri vengono, infine, riportati nelle loro specifiche chiese.

 

 
 

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