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Calatafimi, dagli elini di Segesta a Garibaldi

Le origini di Segesta
La sua evoluzione storica
Il tempio ed il teatro di Segesta

La storia recente di Calatafimi
Il castello di Calatafimi
Chiese e feste religiose
Le Terme segestane
I formaggi locali

    LA BATTAGLIA
Garibaldi dopo lo sbarco a Marsala
La battaglia di Calatafimi
Sviluppi e riflessioni
Il Sacrario di Pianto Romano

Video su Calatafimi Segesta
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     CALATAFIMI SEGESTA

        Calatafimi, oggi denominata
   Calatafimi Segesta, ha nel duplice
   nome tutta la grandezza di due periodi
   storici. Dalla magnificenza degli elimi
   di Segesta, nell’antichità, alla battaglia
   avvenuta tra Garibaldi ed i borbonici,
   tappa fondamentale del nostro
   Risorgimento.

   

    Il Sacrario di Pianto Romano

     
     

 
   

Area monimentale di Pianto Romano

GJo 
Foto da Wikimedia Commons

 





 Il momento storico massimo, ovviamente, fu la battaglia tra i Mille di Garibaldi e le truppe borboniche. Lo scontro avvenne il 15 maggio 1860, sul vicino colle di Pianto Romano. L’evento rivestì un’importanza tale, che sul luogo della battaglia, è stato eretto un grande mausoleo a sua memoria. E’ denominato sacrario di Pianto Romano, in quanto il monumento ospita le vestigia dei caduti di allora. A progettarlo fu chiamato il celebre architetto luberty Ernesto Basile.

Il Sacrario di Pianto Romano costruito a Calatafimi a memoria dell’epico scontro garibaldino del 15 maggio 1860, fu eretto e inaugurato nel 1892. L’ architetto Ernesto Basile fu incaricato della sua progettazione nel 1885.
Il mausoleo ospita un ossario che contiene le spoglie dei protagonisti della battaglia caduti nello scontro. Indipendentemente dall’esercito di appartenenza, trovano riposo e onore  garibaldini, picciotti e borbonici. Sono contenuti, inoltre,  nel monumento anche altri cimeli storici.
A poca distanza da Calatafimi, proprio sulla sommità del colle dove avvenne lo scontro, è posto il monumento. L’architetto Basile per esso si ispirò agli obelischi egiziani. Sul sacrario vi sono situati due altorilievi in bronzo, realizzati da Giovanni Battista Tassara, che raffigurano i momenti storici dello sbarco a Marsala e della battaglia di Calatafimi, sostenuta dai garibaldini.

 
 

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