CALATAFIMI SEGESTA
Calatafimi, oggi denominata Calatafimi
Segesta, ha nel duplice nome tutta la
grandezza di due periodi storici. Dalla
magnificenza degli elimi di Segesta,
nell’antichità, alla battaglia avvenuta tra
Garibaldi ed i borbonici, tappa fondamentale
del nostro Risorgimento.
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Il
Sacrario di Pianto Romano
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Il
momento storico massimo, ovviamente, fu la battaglia tra i Mille di
Garibaldi e le truppe borboniche. Lo scontro avvenne il
15 maggio 1860, sul
vicino colle di
Pianto Romano. L’evento rivestì un’importanza tale, che sul luogo
della battaglia, è stato eretto un grande mausoleo a sua memoria. E’
denominato sacrario di Pianto Romano, in quanto il monumento ospita
le vestigia dei caduti di allora. A progettarlo fu
chiamato il
celebre architetto luberty Ernesto Basile.
Il Sacrario di Pianto
Romano costruito a Calatafimi a memoria dell’epico scontro
garibaldino del
15 maggio 1860, fu eretto e inaugurato nel
1892. L’
architetto Ernesto Basile
fu incaricato della sua progettazione nel 1885.
Il mausoleo ospita un ossario che contiene le spoglie dei
protagonisti della battaglia caduti nello scontro. Indipendentemente
dall’esercito di appartenenza, trovano riposo e onore
garibaldini, picciotti e
borbonici. Sono contenuti, inoltre,
nel monumento anche altri cimeli storici. A poca distanza
da Calatafimi, proprio sulla sommità del colle dove avvenne lo
scontro, è posto il monumento. L’architetto Basile per esso si
ispirò agli obelischi egiziani. Sul sacrario vi sono situati due
altorilievi in bronzo, realizzati da Giovanni Battista Tassara, che
raffigurano i momenti storici dello sbarco a Marsala e della
battaglia di Calatafimi, sostenuta dai garibaldini.
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