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Calatafimi, dagli elini di Segesta a Garibaldi

Le origini di Segesta
La sua evoluzione storica
Il tempio ed il teatro di Segesta

La storia recente di Calatafimi
Il castello di Calatafimi
Chiese e feste religiose
Le Terme segestane
I formaggi locali

    LA BATTAGLIA
Garibaldi dopo lo sbarco a Marsala
La battaglia di Calatafimi
Sviluppi e riflessioni
Il Sacrario di Pianto Romano

Video su Calatafimi Segesta
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     CALATAFIMI SEGESTA

        Calatafimi, oggi denominata
   Calatafimi Segesta, ha nel duplice
   nome tutta la grandezza di due periodi
   storici. Dalla magnificenza degli elimi
   di Segesta, nell’antichità, alla battaglia
   avvenuta tra Garibaldi ed i borbonici,
   tappa fondamentale del nostro
   Risorgimento.

   

    Le Terme segestane

     
     

 
   

Terme segestane


 







 La leggenda vuole che a far scaturire le acque termali della zona di Calatafimi furono le Ninfe, quando Eracle arrivò a Segesta, dopo avere attraversato l’intera Sicilia da Capo Peloro, percorrendo l’antica strada di Imera. Le acque ristorarono l’eroe mitico, continuando a sgorgare limpide.
Abbandonando la Mitologia, nel 1154 circa, il geografo al-Idrisi descrisse proprio la zona delle terme segestane. Scriveva allora:

“Rocca robusta ed elevata che ha fama di esser tra le più quotate, è stata chiamata dei Bagni per una sorgente termale che scaturisce da una rupe vicina; la gente vi si bagna volentieri, perché l’acqua, di temperatura mite, è dolce e ricreatrice. Nei dintorni scorrono fiumi e ruscelli lungo i quali si trovano dei mulini, vi sono inoltre grandi edifici, parchi, villette di delizie e molti alberi da frutto…”

Oggi, gli edifici termali sono inseriti nel parco naturale di Calatafimi, in contrada Ponte Bagni, sul fiume Caldo, in un ambiente verdeggiante, affascinante per la sua selvaggia e incontaminata bellezza. Essi, inoltre, sono prospicenti l’area archeologica dell’antico insediamento di Calathamet, che si trova in posizione dominante l’area del canyon naturale.
Dalle Terme, provvisti di stivali di gomma, o, addirittura nuotando nelle calde e tranquille acque del fiume, si può risalirne il corso, lungo la meravigliosa e profonda gola naturale, ricca di pareti verdeggianti, coperte dalla flora ripariale e rupicola.

Lo stabilimento termale di contrada Ponte Bagni, al confine col territorio di Castellammare del Golfo, è stato costruito nel 1958 per poi essere  ingrandito nel 1990.
L'acqua sulfurea, che sgorga dalle fonti, ha una temperatura tiepida, che si aggira sui 44 °C circa. Con questa vengono alimentate due piscine termali. Ma l’ambiente più eclatante è la Grotta Regina, un’antica sauna naturale risalente all’epoca romana.

 
 

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