Il Marsala è notoriamente un vino liquoroso DOC (a
Denominazione d’Origine Controllata) da dessert, che viene prodotto
a Marsala e nella provincia di Trapani, ad esclusione di
Pantelleria, Favignana e del comune di Alcamo. Per la sua produzione
vengono utilizzate uve da
vitigni del tipo
Grillo, Inzolia, Cataratto ed altri autorizzati dal rigido
disciplinare. Dopo essere stato “inventato” nel 1773 dall'inglese
John Woodhouse, la produzione nel XIX e XX secolo innescò un enorme
business. Nacquero in Sicilia, dall’oggi al domani, almeno duecento
aziende vinicole (i famosi "bagli") che esportavano ovunque nel
mondo, dando a Marsala una ricchezza prima inesistente. Oggi le mode
e la concorrenza hanno attenuato il successo del Marsala, dimostrato
dalla riduzione delle case vinicole che lo producono, attualmente
non più di una ventina. Tra gli stabilimenti possiamo annoverare
quelli di Ingham-Whitaker, Florio, Martinez,
Pellegrino,
Rallo, Mineo, Bianchi, Baglio Hopps, Donnafugata, Alagna, Caruso e
Minini. Esistono inoltre cantine modernissime come Alcesti, De
Bartoli, Fina, Vinci, Birgi, Mothia e Paolini. Naturalmente la
produzione vinicola non si limita al solo Marsala, ma investe anche
la produzione di ottimi vini bianchi e rossi di alta qualità.
La produzione del vino Marsala rispetta alcune procedure generali.
Innanzi tutto, durante la fermentazione si eseguono i travasi che
facilitano l’ossidazione del vino. A conclusione della
fermentazione, per elevare il grado alcolico, si prosegue con
l’aggiunta di alcol etilico di origine vitivinicola, cioè di
acquavite di vino. Il Marsala può essere di tipo
vergine o
conciato. Nel primo caso
(vergine) non vengono
aggiunti altri componenti, le uve utilizzate sono solo quelle a
bacca bianca e l’invecchiamento è di almeno 5 anni. Nel secondo caso
(conciato), vi è
l’aggiunta della cosiddetta concia (una miscela esclusiva per
ogni produttore), composta per lo più da mosto cotto, mosto
concentrato o
mosto a fermentazione bloccata
con l’aggiunta di alcol (la
cosiddetta mistella). L’operazione ha lo scopo di accrescere le
caratteristiche aromatiche e la dolcezza del vino finale. Il
Marsala è classificato in tre categorie: per colore, per residuo
zuccherino e per caratteristiche produttive. COLORE – si divide
in: oro, ottenuto da uve a bacca bianca, senza l’aggiunta di
mosto cotto; ambra, da uve a bacca bianca, con aggiunta di
mosto cotto (superiore all'1%); rubino, prodotto da uve a
bacca nera, con possibili aggiunte di uve a bacca bianca (non
superiore al 30%) e senza alcun mosto cotto. RESIDUO ZUCCHERINO
– si distingue in: secco, gli zuccheri devono essere
inferiori a 40 grammi per litro; semisecco, con zuccheri
compresi tra i 40 grammi e i 100 grammi per litro; dolce, con
presenza di zuccheri superiori a 100 grammi
per litro. CARATTERISTICHE DI PRODUZIONE - Fine,
minimo 1 anno di invecchiemento (conciato); Superiore, minimo
2 anni di invecchiamento (conciato); Superiore Riserva,
minimo 4 anni di invecchiamento (conciato); Vergine, minimo 5
anni di invecchiamento (non conciato); Vergine Riserva,
minimo 10 anni di invecchiamento (non conciato).
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