Come capitava e capita nelle grandi città, il centro storico di
Marsala, con il passare dei secoli e delle dominazioni, anziché
ampliarsi si è ricostruito su se stesso. La cosa incredibile è che
in epoca moderna, tra il 1965 e il 1985, è avvenuto lo stesso. Oggi,
affiorano qui e là resti di epoche precedenti o addirittura antiche,
ad esempio romani (abbiamo parlato della bellissima villa romana e
della necropoli punico-romana). Sotto il pavimento della chiesa del
monastero di San Girolamo si è scoperta un'antica abitazione romana.
Se osservato con attenzione, il centro storico di Marsala
presenta ancora il decumano massimo della città, il Cassero, mentre
via Garraffa, in quell’epoca, era il secondo decumano. L’area del
Cassero è delimitata da una cinta muraria della quale restano
quattro cinquecenteschi bastioni, in parte demoliti o inglobati in
costruzioni successive. Al suo interno si trovava l’antico quartiere
spagnolo, costruito tra il ‘500 e il ‘600. Al suo interno trovano
posto: la chiesa madre, tra le più imponenti e ricche cattedrali
siciliane; il monastero di San Pietro, del XVI secolo, all’interno
del quartiere ebraico; il convento del Carmine e molte altre chiese,
conventi e raffinati palazzi nobiliari (edificati per lo più tra il
XVI e il XVIII
secolo).
Il Cassaro (oggi
Via XI Maggio)
attualmente rappresenta “il salotto buono“ della città. Ogni fine
settimana il corso si riempie di persone, che passeggiano tra i
numerosi negozi che vi
si affacciano.
Gli antichi resti lasciati dalla dominazione araba, invece,
attualmente non sono visitabili, come: l’imponente villa araba, oggi
caserma dei Carabinieri (ed è di proprietà di un privato), e la
chiesa di San Matteo, posta di fronte al castello medievale, che
possiede un giardino in stile arabo, con la presenza di diverse
palme. Attualmente nei locali dello stesso castello si trova la casa
circondariale di Marsala. Tuttavia ancora qualcosa è ben visibile
e visitabile, come la particolare piazza barocca del Purgatorio, con
fontana e chiesa, oppure la stessa zona di San Girolamo.
Posto nella parte orientale di Marsala, all’incrocio dei due bracci
del fossato cartaginese, si erge il castello medievale che domina la
città. Non escludendo la possibilità che sia stato edificato sui
resti di una precedente fortificazione d’epoca bizantina, il
castello venne eretto durante le dominazioni normanna e sveva.
L’impianto trapezoidale e i costoloni in una stanza della torre
circolare, sono elementi di stile tipico federiciano. Ne attesta
l’esistenza la sua citazione in una lettera, del
1239,
di Federico II di Svevia, inviata da Lodi
al
giustiziere ultra Salsum (al di là del Salso). Rincorrendo le
tracce storiche presenti nell’area, si presume che il pianoro di
fronte al castello fosse collegato da due vie che lambivano le mura
orientali e da tre che lo collegavano con il centro storico in
basso. Una delle tre portava alla cattedrale. Nell'angolo opposto al
cantonale dell'abside era visibile tempo fa l’insegna di un antico
negozio d’epoca quattro-cinquecentesca, che fa ritenere la zona a
vocazione commerciale. Nel XIX secolo sull’area dinanzi alla
fortificazione furono erette delle costruzioni lungo il fossato
punico. Al di là di esse si trova la piazzetta di Sant'Oliva, dove
presumibilmente era ubicata la prigione in cui la santa venne
rinchiusa, prima di essere trasferita dagli arabi (la santa è
venerata anche da loro) a Tunisi, dove sorge la
Grande Moschea
Djamaa ez Zitouma (“La moschea dell'ulivo”). La piazzetta di
Sant'Oliva, fa ritenere che la sua area facesse parte integrante
dello spiazzo maggiore del castello e che vi si trovasse una qualche
costruzione destinata ad uso di carcere. Un’altra teoria fa
supporre che, in epoca "altomedievale", supportata dal ritrovamento
nello scavo di vico Infermeria di alcuni ambienti presumibilmente
commerciali, vi fossero case addossate alla cinta muraria del
castello. Tutto questo, almeno, a partire dalla seconda metà del
secolo XII e fino all'inizio del XIII, quando, per motivi militari,
furono tutte abbattute per ricavarne il grande spazio libero dinanzi
al fortilizio, più facile così da
difendere. |