Paolo Florio, nacque a Bagnara Calabra in provincia di Reggio
Calabria. Nel 1783
un terribile terremoto colpì la Calabria. Affacciata sullo
Stretto Bagnara subì danni rilevanti. Florio decise di partire e si
trasferì a Palermo, dove aprì una fiorente drogheria. Era il padre
di Vincenzo Florio e bisnonno di
Vincenzo Florio
junior. Vincenzo Florio (che diverrà senatore) nato a
Bagnara nel 1799,
raggiunse il padre Paolo a Palermo. Uomo, evidentemente, di grande
vivacità intraprese numerose iniziative imprenditoriali. Iniziò
fondando, nel 1833, le Cantine Florio a Marsala per la produzione
dell’omonimo vino. Vincenzo Florio giunto a Marsala, acquistò un
terreno su un tratto di spiaggia posto fra i bagli di
Ingham-Whitaker e di Woodhouse, e vi fece costruire anch’egli uno
stabilimento per la produzione di vino Marsala. La
commercializzazione del vino era iniziata nel 1796 ad opera del suo
“inventore” John
Woodhouse a cui si era unito Ingham. Esso veniva prodotto già
alla fine del XVIII secolo per lo più per il mercato estero,
soprattutto la Gran Bretagna. Tuttavia nel 1833 la domanda del vino
era ancora inferiore alla produzione stessa. Florio, quindi, passò
inizialmente anni di grande difficoltà, a cui riuscì a sopravvivere
solo grazie alle ingenti risorse economiche della famiglia. La sua
Cantina era la prima, comunque, a produrre il Marsala con il nome di
un produttore italiano. Con lo sviluppo successivo in campo
navale, la flotta di navi mercantili di proprietà dalla famiglia
Florio assicurò che la sua organizzazione commerciale divenisse
sempre più capillare a livello internazionale. Così il Marsala
divenne il vino da dessert più diffuso in Europa. Il suo successo fu
tale che portò alla sua esportazione anche verso gli Stati Uniti.
Secondo le stime del 1853, il Marsala aveva una produzione annua di
6900 botti, di queste il 23% era prodotto dalle Cantine Florio, il
19% dalla Woodhouse ed il 58% da Ingham & Whitaker. Il continuo
sviluppo dell’affermazione sui mercati internazionali della sua
Cantina, permise al Florio di rilevare più tardi sia l'azienda che
il marchio Woodhouse. La Cantina esiste tuttora ed è fra le più
antiche di Sicilia. Nel
1840, insieme agli imprenditori inglesi Benjamin Ingham e Agostino
Porry, conosciuti a Marsala, fondò la Anglo-Sicilian Sulphur
Company Limited, che
si occupava della produzione e commercializzazione di
acido solforico e derivati dello zolfo. Sempre con l'Ingham diede
vita alla società "Amministrazione dei pacchetti a vapore
siciliani", che varò, nel 1841, la nave a vapore "Palermo", che
percorreva la tratta Palermo-Napoli.
L’anno successivo, 1841, la Compagnia navale Florio riuscì ad
ottenere un’importante
convenzione con il governo italiano per il servizio postale e
commerciale per la Sicilia, oltre alla linea da e per Napoli.
Successivamente fu nominato presidente della Camera di Commercio di
Palermo ed entrò nel consiglio di amministrazione della Banca
Nazionale. Nel 1864 fu nominato senatore. Morì a Palermo nel
1868.
Lo scalo dell'Aeroporto di Trapani-Birgi attualmente porta il suo
nome.
Il figlio di Vincenzo,
Ignazio Florio Senior
arrivò ad acquistare l'isola di Favignana e l'intero arcipelago
delle Isole Egadi. La ricca famiglia Florio fece costruire il
famoso Villino Florio all'Olivuzza,
immerso in un meraviglioso giardino,
nei pressi della Zisa a
Palermo, meta dei turisti che arrivano in città. Fu progettato e
costruito dall’architetto Ernesto Basile tra il 1899 e il
1902, in stile Liberty. E’ considerato tra i
capolavori dell'Art Nouveau.
Vincenzo Florio junior fondò, inoltre, nel 1906 la
Targa Florio,
un famoso trofeo automobilistico tipicamente siciliano, che si
svolgeva sul circuito delle Madonie. L’intera famiglia, in
generale, fu protagonista del periodo denominato della
Belle époque in
Italia, agli inizi del XX secolo.
|