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La torre campanaria del complesso carmelitano, presenta la peculiarità, abbastanza rara, d’essere isolata dal complesso monumentale. Il campanile è di forma ottagonale e presenta una bella scala elicoidale centrale in pietra calcarea. Essa somiglia alla non terminata torre campanaria ottogonale della chiesa di S. Domenico a Trapani. Alcune interpretazioni, tempo fa, la volevano essere una delle torri di guardia dell’antica città romana di Lilibeo, riutilizzata per costruirvi la l’attuale torre. Tuttavia, dopo l’inizio degli scavi archeologici e l’individuazione dell’area occupata dal centro di Lilibeo, molto più a sud, hanno fatto decadere l’ipotesi. Altri la credono una casa torre medievale, un’abitazione di tipo fortificato come la torre De Ballis ad Alcamo Lo storico Villabianca fa risalire, invece, la torre al 1490, quando il padre Ludovico Petrulla, provinciale dell'ordine carmelitano, con l’aiuto del nipote Niccolò, nobile marsalese, acquistò il campanile ed alcune case prossime alla chiesa, per ampliare il complesso. Nel 1513 sulla torre medievale venne costruita l’attuale. In ogni caso già nel 1684 la torre campanaria fu restaurata, e a sua volta modificata nella versione settecentesca giunta fino a noi. |
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