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Noto, gioiello siciliano dell'UNESCO
Introduzione
Noto conquista i conquistatori
La Rinascita dopo il terremoto
Dal progetto all'esecuzione
"Sembra di una volontà sola"
A passeggio per la città
Noto vista da Sciascia
La Cattedrale di San Niccolò
Alcune chiese di Noto
Noto Antica
Le rovine di Heloros
La Villa Romana del Tellaro
Feste civili e religiose
Riserve naturali di Noto
Cavagrande del Cassibile
 
Video su Noto
 
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     NOTO

      "Noto ai primi del Settecento è
   una delle nostre città sorte d'un
   colpo, pel fatto sembra d'una
   volontà sola, immagine precisa del
   gusto d'un'epoca. A visitarla, palazzi,
   chiese, conventi, teatro pare un
   monumento unico..." (
Ugo Ojetti)

   

    Introduzione

   
     
     

 

 

La Cattedrale di Noto

Tango7174 - 5 ottobre 2010

 
 





da Wikimedia Commons
 

 La caratteristica del comune di Noto, in provincia di Siracusa, è quella d’essere il primo comune siciliano per estensione territoriale (ben 550 km2), e il quarto comune in Italia. Il numero di abitanti si attesta intorno alle 25000 presenze.
Posta a sud ovest della provincia di Siracusa (distante 31 km), occupa circa un quarto della sua superfice. E’ posizionata ai piedi dei Monti Iblei e il suo litorale denomina l’omonimo golfo.

Nel comune scorrono due fiuymi: il Tellaro e l’Asinaro. Alla foce di quest’ultimo, in contrada Calabernardo, si svolse la battaglia decisiva tra Siracusani e le truppe ateniesi. La sconfitta di questi segnò l’insuccesso della spedizione greca e con la fine della guerra del Peloponneso, il declino politico-militare di Atene.

La sua lunga storia di Noto fu recisa improvvisamente dal terremoto del 1693. La nuova Noto, non essendoci nel ‘700 particolari necessità difensive, fu spostata più a valle, ad una distanza di circa 8 km. Proprio questa ricostruzione fu la sua fortuna. La costruzione, fortemente segnata dallo stile barocco, ne ha fatto un abitato unico al mondo. Nel 2002, è stata inserita nell’elenco del Patrimonio mondiale dell'umanità dell'UNESCO. Il riconoscimento ha portato il settore turistico netino ad un grande balzo in avanti, con grandi investimenti economici nel settore ricettivo. La cittadina, inoltre, è posizionata vicino al mare, raggiungibile in pochi minuti.

Prima di questa “trasformazione” economica, il settore trainante era quello del vino. Lo è tutt’ora, essendo il suo territorio inserito nell’agro di produzione del famoso Nero d’Avola (comune limitrofo). Nella zona vitinicola di Noto sono presenti, addirittura, due DOC per il vino (Eloro e Val di Noto) e una DOP per l'olio (Monte Iblei).

 
 

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