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Noto, gioiello siciliano dell'UNESCO
Introduzione
Noto conquista i conquistatori
La Rinascita dopo il terremoto
Dal progetto all'esecuzione
"Sembra di una volontà sola"
A passeggio per la città
Noto vista da Sciascia
La Cattedrale di San Niccolò
Alcune chiese di Noto
Noto Antica
Le rovine di Heloros
La Villa Romana del Tellaro
Feste civili e religiose
Riserve naturali di Noto
Cavagrande del Cassibile
 
Video su Noto
 
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     NOTO

      "Noto ai primi del Settecento è
   una delle nostre città sorte d'un
   colpo, pel fatto sembra d'una
   volontà sola, immagine precisa del
   gusto d'un'epoca. A visitarla, palazzi,
   chiese, conventi, teatro pare un
   monumento unico..." (
Ugo Ojetti)

   

    Le rovine di Heloros.

   
     
     

 

 

Rovine della colonia greca di Eloro

Gmelfi - marzo 2008

 
 





da Wikimedia Commons
 

 Heloros (Έλωρος in greco, Helorus in latino)

Fondata come altre città nel secolo VII a. C. dai Corinzi divenne punto di passaggio in epoca greca tra Siracusa , Kamarina e Gela.
Presso Heloros, sul tratto a nord del fiume Tellaro, Ippocrate, tiranno di Gela sconfisse i siracusani.
Pian piano l'influenza roma na interesso l'antica colonia. Dapprima passò alle dipendenze di Gerone II di Siracusa (263 a. C.) fino a diventare città romana a tutti gli effetti dopo la conquista del console Claudio Marcello (214 a. C.).

Questa piccola città fondata dai Siracusani, sorse su una collinetta prospiciente il mare, in prossimità della foce del Tellaro (allora con lo stesso nome della città).
L'area archeologica presenta in direzione est, i resti di una stoà (portico) molto significativa, inserita sull'area sacra del santuario dedicato a Demetra e Kore, ampliato in epoca bizantina.
In direzione del fiume Tellaro sono presenti i resti purtroppo semidistrutto recentemente, di un'antico teatro greco.
Verso ovest sono presenti i resti del tempio dedicato ad Asklepion e i tratti nord e ovest della cinta muraria e la Porta Nord. L'asse viario principale della zona archeologica va da nord a sud,
fiancheggiato da ambienti a pianta quadrangolare. Da visitare l'agorà.
In prossimità del corso del fiume Tellaro sorge la famosa Villa romana.
La città continuò ad espandersi anche in epoca bizantina, ma venne quasi completamente distrutta dopo la conquista araba.

 
 

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