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Noto, gioiello siciliano dell'UNESCO
Introduzione
Noto conquista i conquistatori
La Rinascita dopo il terremoto
Dal progetto all'esecuzione
"Sembra di una volontà sola"
A passeggio per la città
Noto vista da Sciascia
La Cattedrale di San Niccolò
Alcune chiese di Noto
Noto Antica
Le rovine di Heloros
La Villa Romana del Tellaro
Feste civili e religiose
Riserve naturali di Noto
Cavagrande del Cassibile
 
Video su Noto
 
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     NOTO

      "Noto ai primi del Settecento è
   una delle nostre città sorte d'un
   colpo, pel fatto sembra d'una
   volontà sola, immagine precisa del
   gusto d'un'epoca. A visitarla, palazzi,
   chiese, conventi, teatro pare un
   monumento unico..." (
Ugo Ojetti)

   

    A passeggio per la città.

   
     
     

 

 

Vista laterale del palazzo Ducezio a Noto

Urban - agosto 2005

 
 





da Wikimedia Commons
 

 Corso Vittorio Emanuele, l’asse principale di Noto, presenta lungo lo sviluppo tre piazze, ognuna delle quali è caratterizzata da una chiesa. Esso inizia con la Porta Reale, ricca di elementi architettonici significanti, come un pellicano (l’abnegazione), un cane cirneco (la fedeltà) e una torre (la forza).

La
Chiesa di San Francesco dell'Immacolata si apre sulla relativa piazza dell'Immacolata, preceduta da un’imponente scalinata. Su di essa si apre un pianoro delimitato dall’omonimo convento. Sulla sinistra della Chiesa, si congiunge via S. Francesco d'Assisi, ricca della presenza del Monastero dei SS. Salvatore dalla facciata curvilinea e con una raffinata torre, antico belvedere cittadino.
La più ampia delle tre piazze, poste su
Corso Vittorio Emanuele, è, senz’altro, piazza del Municipio. Essa si presenta ricca di notevoli edifici: Palazzo Ducezio con il suo porticato dallo stile classico, opera del Sinatra; sulla sua destra la scalinata della Cattedrale, cinta da due campanili che delimitano la facciata sinuosa; accanto ad essa, ecco il Palazzo Vescovile (edificato nel XIX secolo) e il Palazzo Landolina di Sant'Alfano; sulla parte orientale di piazza Municipio è posta, infine, la Basilica del SS.Salvatore.
Continuando la nostra passeggiata sul Corso, incontriamo, in leggera salita, Via Nicolaci.
Percorrendola si incontra Palazzo Nicolaci di Villadorata. E’ un edificio curioso e sorprendente, caratterizzato dalla decorazione delle mensole che reggono balconi di forma barocca. Le mensole raffigurano
putti, cavalli, sirene e leoni oppure figure grottesche di vario tipo. In fondo a Via Nicolaci è posta la Chiesa di Montevergini. Questa strada si anima, ogni anno a metà maggio, attraverso artisti che la decorano di petali di fiori, formando  quadri figurativi di diverso tema.

Procedendo lungo il corso Vittorio Emanuele, si incontra sulla sinistra il complesso della Chiesa e del Collegio dei Gesuiti. La chiesa presenta un bellissimo portale centrale, attribuito al Gagliardi, incorniciato da  quattro colonne, sovrastate da maschere di fantasiosi mostri.

Si giunge infine, a piazza XVI Maggio, ricca della
Chiesa di San Domenico e dell’elegante Teatro Vittorio Emanuele III, costruito durante l’Ottocento. La Chiesa di San Domenico si distingue per la bellezza degli interni, decorati con  stucchi e marmi policromi.

Parallela al Corso è, invece, Via Cavour, dove, pure, si possono incontrare palazzi signorili decorati in stile barocco siciliano, quali Palazzo Astuto e Palazzo Trigona Cannicarao. Procedendo, invece, per Via Ruggero VII, imboccata dal Corso, si può raggiungere un altro capolavoro barocco: la Chiesa del Carmine, dal prospetto sinuoso.

 
 

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