Con
il terremoto dell’
11 gennaio del 1693, Noto, che tanta ricchezza aveva
raccolto, fu distrutta interamente e dovette ripartire da zero.
All’indomani del sisma che colpì la Val di Noto, si mise al lavoro
Giuseppe Lanza duca di Camastra, nominato Vicario generale per la
ricostruzione dell’area. Furono chiamati diversi tecnici soprattutto
per la realizzazione dei piani urbanistici. Tra gli altri:
l'ingegnere militare Carlos de Grunenbergh (olandese), il matematico
Giovanni Battista Landolina (nato a Noto), il gesuita fra' Angelo
Italia, e l'architetto del genio militare Giuseppe Formenti.
Tra gli architetti che materializzarono con grande genio le nuove
città, possiamo citare: Rosario Gagliardi, Paolo Labisi, Vincenzo
Sinatra, Antonio Mazza. Della meraviglia che codesti architetti
riuscirono a realizzare ne parleremo in seguito.
Nell’Ottocento si accese una rivalità tra
Siracusa e Noto alquanto strana, ma comprensibile. Con la
riforma amministrativa, infatti, Noto perse il ruolo di capovalle
(cioè della provincia) a favore di Siracusa. Poiché
questa , nel 1837,
tentò una ribellione antiborbonica, Noto tornò ad essere
capoluogo di Provincia e,
addirittura, nel
1844, acquisì una diocesi. Il 1848, con i moti propri dell’intera
Europa, si colorò di ribellione, l’anno dopo sedata dal governo
borbonico. Il
netino Matteo Raeli, già ministro del governo rivoluzionario,
dovette, per salvarsi la vita, scegliere l’esilio. Con la
spedizione dei mille, coronata di successo, l’intera Sicilia, nel
1861, entrò a far parte del nuovo Regno d’Italia. Questo portò, nel
1865, il trasferimento del capoluogo di provincia di nuovo a
Siracusa. Nel 1870 fu realizzato il Teatro Comunale e, nel 1880,
la nuova stazione ferroviaria. In questi anni, Matteo Raeli, tornato
in patria, si avviò alla carriera politica, che lo portò a coprire
il ruolo di ministro di Grazia e Giustizia e dei Culti dello stato
italiano.
Noto, nel secondo dopoguerra, ha sofferto del
problema dell’emigrazione. Solo ultimamente, grazie alla forte
spinta turistica, la città sta godendo di un’inaspettata spinta allo
sviluppo. D’altra parte la bellezza che le è propria, ha spinto
l’Unesco a inserirla
nell’elenco dei siti patrimonio dell'umanità, nel 2002. La
Cattedrale di Noto, oggetto del crollo della cupola il 13 marzo del
1996, è stata prontamente restaurata e inaugurata il 18 giugno del
2007. E’ tornata così tra i gioielli di questa città unica al
mondo.
|