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Mrgantinao, la polis della famosa Venere

La recente scoperta di Morgantina
Fondazione e storia di Morgantina
La Morgantina romana
Il sito archeologico: l'Agotà
Il Teatro, l'Area sacra ed il Granaio
Le residenze nel quartiere orientale
Le residenze nel quartiere occidentale

La Venere di Morgantina
Il Tesoro di Morgantina
Il Museo archeologico di Aidone

Video su Morgantina
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     LA POLIS DI MORGANTINA

          Nel gioco delle alleanze la polis
    siciliana di Morgantina non fu
    fortunata, tanto che all’inizio dell’età
    imperiale romana era già scomparsa.
    Persino la sua Venere è entrata nel
    contenzioso con il Getty Museum, poi
    risolto. Oggi, la vasta area archeologica
    di venti ettari, non totalmente scavata,
    riserva ancora molte sorprese nel
    particolare campo della bellezza.

   

     Il sito archeologico: l'Agorà

     
     

 
   

Morgantina:panorama dell'agorà ellenistica. In primo piano il Macellum di epoca romana e l'abitato della collina est

Morgantia07 - 10 settembre 2010
Foto da Wikimedia Commons

 




L’assetto urbanistico di Morgantina segue, sostanzialmente, l’andamento declinante del terreno. Posta sulla strada principale dell’abitato, pavimentata con acciottolato, si apriva l’agorà e tutti gli edifici pubblici, riguardanti l’amministrazione politica ed economica della città.
La piazza principale (o agorà) si suddivide in una piazza alta, verso nord, ed una piazza bassa, verso sud. Quella settentrionale è delimitata da portici (o stoài) su tre lati. Sulla parte a nord della piazza alta prospetta un lungo portico, che misura circa 90 metri. E’ il lato del gymnasium, cioè lo spazio riservato alle attività sportive dei giovani, fornito anche di ambienti di servizio, come spogliatoi e vasche per le abluzioni. La costruzione si fa risalire al III secolo a.C., regnante Gerone II.
Negli scavi archeologici effettuati negli anni
1982-1984, si è scoperta la presenza di una fontana monumentale, posta sull’estremità orientale del gymnasium. E’ divisa in due parti, con un'ampia scalinata e contornata da colonne in stile dorico. Presumibilmente, era destinata alle Ninfe, venne costruita verso la fine del III secolo a.C.
I restanti lati della piazza alta, sempre forniti di portico, presentano sul lato ovest una serie di vani destinati a negozi, mentre su quello ad est (che misura
87 metri), si aprono una serie di ambienti polifunzionali, probabilmente usufruiti dall’amministrazione della giustizia popolare, luoghi d’incontro, ma anche scuola. Sempre sul lato orientale, nei pressi del gymnasium, sono stati rinvenuti i resti di quello che doveva essere adibito a bouleuterion, cioè, il punto dove si riuniva il consiglio cittadino. La sala possedeva una configurazione a semicerchio, sicuramente fornita degli scanni dei membri dell’assemblea.

A sud-est dell’agorà superiore si incontra il cosiddetto macellum, un edificio che fu costruito sotto il dominio romano, nel II secolo a.C. Si tratta di un edificio commerciale, formato da tredici botteghe con porticati, che aggettano su un ampio cortile. Il suo orientamento è dissimile da quello delle circostanti costruzioni d’epoca greca, tanto che ingloba parte di una più antica area sacra, dove si notano ancora i resti di un grande altare di forma rettangolare.
Il raccordo altimetrico tra la piazza superiore e quella inferiore è risolto con la presenza di una gradinata trapezoidale. Il suo uso era quello di ekklesiasterion, cioè il luogo di riunione dell'assemblea cittadina. Una funzione molto importante in quanto l’assemblea si riuniva solo nella necessità di discutere gravi questioni amministrative e politiche. Tuttavia, fu lasciata incompleta verso la parte orientale.

 
 

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