La fondazione (734 a. C.) della città la
pone come terza realtà della Magna Grecia. Il suo sviluppo la portò ad avere
un milione d'abitanti e a farne la più grande metropoli dell' antichità.
Cicerone la definì "la più grande e bella di tutte le città greche".
Fondata da Archia, nobile di Corinto, prende il nome dal siculo
Syraka
(abbondanza d'acqua) per le numerose fonti d'acqua dolce che la
caratterizzavano. In realtà il suo nome, sia in greco che in latino, era al
plurale, Siracusae, in quanto considerata
Pentàpoli.
Alla sua
fondazione sull'isola di Ortigia, si assommarono, infatti, altre quattro
“città”: Acradina, Tiche, Neàpoli ed Epipoli. Siracusa si sviluppa,
quindi, sia sull'isola di Ortigia che sulla terraferma. L'isola a nord e il
promontorio del Plemmirio a sud, creano il Porto Grande, l'insenatura
naturale che ne ha fatto uno dei porti più grandi, sia della Sicilia, che,
nell'antichità, dell'intero Mediterraneo. Dalla grande importanza nel
passato, il porto, oggi, cerca di recuperare il suo antico ruolo. Perduti i
collegamenti con l'isola di Malta, a favore di Pozzallo e Catania, si tenta
di rinnovarne il ruolo attraverso la realizzazione del porto turistico
Marina di Archimede,
i cui lavori sono iniziati nell'estate del 2008.
Il suo territorio è percorso dai fiumi Ciane, Anapo e dai canali artificiali
Mammaiàbica,
Pismotta
e Regina.
Tutti
questi sfociano nel porto, creando zone acquitrinose, già storiche,
denominate Pantanelli.
Da questi corsi d'acqua e dalla vicinanza
del mare ne scaturisce un clima
umido.
Ad
inverni miti si succedono estati calde e senza precipitazioni. Siracusa
insieme alla necropoli rupestre di Pantalica, nel 2005, è stata dichiarata
“Patrimonio dell'umanità” dall'UNESCO.
|