E' una delle tante grotte che si apre in una latomie di Siracusa, la
Latomia del Paradiso, sicuramente la più bella e caratteristica. E'
proprio la sua forma, sia esterna che interna, che le ha dato visibilità e
fama, dovuta, soprattutto dalle leggende nate su di essa. Si racconta che il
suo nome sia stato inventato da Caravaggio, in uno dei suoi viaggi in
Sicilia, nel '600, a causa della sua forma che ricorda un padiglione
auricolare e la leggenda antica che voleva che Dionisio il Vecchio
ascoltasse, nella grotta non visto, i suoi nemici. La strana forma
dell'Orecchio di Dioniso, levigata nella sua superficie verticale e il suo
interno, quasi labirintico, ma sempre in penombra, fa pensare ad una
scultura e non, come è, ad una cava per l'estrazione della pietra. La sua
configurazione è dovuta al metodo estrattivo degli antichi siracusani, che
scavavano partendo dall'alto, per poi allargarsi verso il basso, alla
scoperta di nuovi strati di pietra. Oltre le leggende, la sua bellezza e
suggestione, ha ispirato altre interpretazioni, come quella che vuole che il
Coro, per la sua perfetta acustica, lo usasse nelle tragedie greche che
venivano rappresentate al vicino Teatro. Tra le ipotesi che riguardano la
suggestiva grotta, c'è quella che la vede, probabilmente, adibita, come le
altre latomie, a prigione.
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