5/21
SIRACUSA

Bullet7blu.gif (869 byte) L'antica Siracusa
Bullet7blu.gif (869 byte)
Introduzione
Bullet7blu.gif (869 byte) Dalle origini al periodo romano
Bullet7blu.gif (869 byte) Dalla caduta di Roma ad oggi
Bullet7blu.gif (869 byte) L'isola di Ortigia
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Teatro greco
Bullet7blu.gif (869 byte) L'Anfiteatro romano
Bullet7blu.gif (869 byte) L'Orecchio di Dioniso
Bullet7blu.gif (869 byte) Le Latomie
Bullet7blu.gif (869 byte) Chiese di Siracusa
Bullet7blu.gif (869 byte)
Siracusa sotterranea

 

Bullet7blu.gif (869 byte) La struttura difensiva
Bullet7blu.gif (869 byte) I Palazzi nobiliari
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Museo Paolo Orsi
Bullet7blu.gif (869 byte)
Il Museo Bellomo

Bullet7blu.gif (869 byte) Altri Musei a Siracusa
Bullet7blu.gif (869 byte) Personaggi Illustri
Bullet7blu.gif (869 byte) Archimede
Bullet7blu.gif (869 byte) Salvatore Quasimodo
Bullet7blu.gif (869 byte) Gli eventi culturali annuali
Bullet7blu.gif (869 byte) Feste, ricorrenze e fiere
Bullet7blu.gif (869 byte)Bullet7blu.gif (869 byte) INDIETRO

   
   
    SIRACUSA
  
   Cicerone la definì "la più grande
   e bella di tutte le città greche".
   Da allora Siracusa si è arricchita di
   altre testimonianze, come il grande
   periodo barocco. Oggi la scelta è
   vasta: possiamo leggervi tutta
   la grandezza della Storia.
 

Per saperne di più  

   
   
 
    L'isola di Ortigia    
     
     

 
 

Siracusa: una via di Ortigia di notte
 

Giovanni Dall'Orto -  22 Maggio 2008






da Wikimedia Commons

 

Famosa per il suo passato di polis greco-siciliana, Siracusa porta alla memoria gli scontri con realtà maggiori, come contro Atene, Cartagine o Roma. Presente nella storia la città ha saputo confrontarsi alla pari con chi avrebbe voluto (e lo fece) limitarne la libertà. E, forse proprio per questa “dignità”, Siracusa conserva vestigia notevoli e bellissime, che la rappresentano ancora oggi al mondo intero.

Città di mare e traffici commerciali, essa si inoltra nel mediterraneo con l'isola di Ortigia, ricca di resti archeologici notevoli. All'interno del centro storico si individuano aree ben definite dal loro antico uso, epoca di costruzione e presenza di resti archeologici. La zona pianeggiante adiacente all'isola, che veniva chiamata nell'antichità Acradina; accanto si individua l'area della polis nuova, che contiene il teatro, l'Orecchio di Dionisio e la latomia del Paradiso; ad est si erge il quartiere di Tyche, chiamato ancora così per la antica presenza di un tempio dedicato alla dea Fortuna (in greco Tyche); l'Epipoli, domina tutto, e in essa è presente il castello Eurialo, edificato ad uso difensivo.

Nonostante la grande presenza di resti dell'antichità, Siracusa presenta capolavori “dimenticati” dalla storia. Il periodo che va dal medioevo al Barocco, pur non conosciuto, ha lasciato grande quantità di opere notevoli, tutte da riscoprire, che fanno del tessuto urbano della città un susseguirsi di beni culturali di grandissima qualità.


L'Isola di Ortigia
L'isoletta, luogo originario dell'insediamento siracusano, è collegata con un ponte alla terraferma. Il “Ponte Nuovo”, così si chiama, è il prolungamento di c.so Umberto I, tra le direttrici principali del tessuto urbano di Siracusa. E' possibile il periplo dell'isola. La darsena si stende sia a destra che a sinistra del ponte, luogo suggestivo, per la presenza delle piccole barche colorate dei pescatori. Continuando sulla destra, oltre lo spettacolo del mare aperto, si incontra un palazzo in stile neogotico dal colore rosso, appartenuto al poeta e scrittore Antonio Cardile. Sul lato sinistro si apre l'immensa distesa del Porto Grande, area storica, che ha visto battaglie di grande importanza e memorabili. Su questo lato si ergono le antiche mura spagnole, che, fino al XIX secolo, fortificavano tutta la vecchia città.

Le antiche case dai tenui colori pastello costituiscono il piccolo abitato sia interno che esterno dell'isola di Ortigia. Spingendosi oltre si arriva all'estremità, dove trova collocazione l'antico castello svevo detto Maniace, della prima metà del XIII sec . Costruito per volontà di Federico II di Svevia, fu così denominato in onore del generale bizantino che, nel 1038, edificando mura, cercò di impedire l'invasione araba.
Lo stile della fortezza in pietra è del periodo svevo, con strutture squadrate e massicce, che fanno pensare gli storici come ad un uso militare difensivo, la presenza del castello Maniace, avesse anche una funzione rappresentativa per coloro che arrivavano a Siracusa dal mare.

Altra vestigia del passato nell'isola Ortigia è l'antica Fonte Arethusa, che riforniva di acqua dolce gli abitanti dei primi insediamenti. Oggi, non avendo la stessa funzione, appare come un piccolo specchio d'acqua con anatre e papere che nuotano tra papiri e palme.
Come accadeva spesso nell'antichità anche la fonte è legata una leggenda, che dà motivazione del nome stesso. Arethusa, infatti, era una ninfa di Diana. A causa delle pressanti attenzioni del cacciatore Alfeo, la ninfa chiese aiuto a Diana, che gli permise di sfuggirgli tramite una via sotterranea che portava all'isola di Ortigia, dove la trasformò in una fonte d'acqua. Poiché l'amore di Alfeo non conosceva limiti, il cacciatore, a sua volta, si tramutò in un fiume sotterraneo che portava alla fonte Arethusa nell'isoletta, dove si mescolò acqua ad acqua.

 
 
 

HOME