Siracusa
possiede non solo un teatro greco, ma anche un'Anfiteatro d'epoca romana.
Durante il periodo imperiale i romani, sfruttando la conformazione del
terreno ricavarono, scavando nella roccia, circa la metà di un'anfiteatro.
Il resto fu costruito con blocchi di pietra sagomati, che però in epoca
successiva vennero rimossi per altre costruzioni. Sono ancora visibili i due
ingressi, uno a nord e uno a sud. Nel suo centro è situato
uno spazio
rettangolare collegato attraverso un fossato all'entrata sud. Si suppone che
il suo uso fosse quello "tecnico" in funzione della realizzazione di effetti
speciali tramite “macchine” sceniche. Davanti l'ingresso si trova una
chiesetta d'epoca preromanica (S.
Nicolò dei Cordari).
Sul suo lato destro è posta una piscina romana che aveva una duplice
funzione: quella di allagare l'Anfiteatro in occasione delle naumachie, e
quella di pulire il terreno dopo gli spettacoli tra gladiatori e gli animali
feroci.
Ad est della Latomia Intagliatella vi è la Necropoli Grotticelli.
Tra le tante cavità ad uso funebre
scavate nella roccia si distingue la cosiddetta Tomba di
Archimede. La sua entrata è
abbellita da colonne doriche con un frontone a timpano. In realtà la tomba
non è quella di Archimede, ma è un semplice colombario d'epoca romana,
destinato a contenere più nicchie per le urne funerarie.
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