LE TERME SICILIANE
La Sicilia, terra di vulcani, è, sin
dall’antichità, ricca di fonti termali.
Molte delle terme, oggi presenti, iniziarono
la propria storia all’epoca romana. Le loro
acque sono state curative, prima ancora
della nascita della medicina stessa. Oggi,
le terme siciliane offrono benefici a diverse
malattie, comodità e tanta salute.
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Altre terme
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Terme
di Sciacca
Sciacca trae l'origine del suo nome dal latino ex aqua e il suo
patrimonio idro termominerale è fra i più ricchi e completi del
mondo; comprende, infatti, acqua sulfurea, salsobromojodica (detta
dei Molinelli), icarbonato-alcalina (acqua Santa), mediominerale
(Fontana Calda) e tante altre varietà, purtroppo, ancora non
sfruttate. Solo due delle sue numerose acque vengono, in atto,
sfruttate: la salsobromojodica (dei Molinelli) ipotermale (32°C)
usata per bagni, cure inalatorie ed irrigazioni ginecologiche e la
sulfurea-salso-solfatoalcalino-terrosa, ipertermale (56°C),
radioattiva, incolore, odorante di idrogeno solforato; l'Acqua Santa
è scomparsa in seguito al sisma della Valle del Belice del 1968 (si
ritiene possa essere nuovamente reperita); l'acqua di Fontana Calda,
una mediominerale del tipo San Pellegrino e Recoaro, è usata dai
saccensi per bibita. Famose sono anche le Grotte vaporose naturali
di, San Calogero le cui origini si perdono nella notte dei tempi;
vuole la leggenda che siano opera di Dedalo il quale convogliò in
questi antri i cocenti vapori che scaturivano dal sottosuolo. Queste
grotte furono prima abitate dagli uomini primitivi del neolitico
fino all'età del rame. La comparsa del flusso (intorno al 2000
a.C.), probabilmente, in conseguenza di un movimento tellurico, le
rese inabitabili. Al principio dell'era cristiana furono rivalutate
da San Calogero
Terme di Termini Imerese
Le origini delle terme
risalgono alla fondazione della città di hermai, nel 407 a.C., ad
opera dei Cartaginesi, sulla sommità di un promontorio in vista del
magnifico golfo. Successivamente, divenuta colonia romana, intorno
alla rocca ormai fortificata si espanse una grande e prospera città
dotata, peraltro, di un grandissimo stabilimento termale. Delle
salubri acque di Thermae Himerenses si favoleggiava che già Ercole
se ne fosse servito per mettersi in forma. L'attuale stabilimento
termale sorse nel XVII secolo sulle rovine del precedente. Al nuovo
stabilimento fu annesso, nel XIX secolo, il Grand Hotel delle Terme,
su un progetto neoclassico di Damiani Almejda. Fu meta preferita
della nobiltà e dell'alta borghesia palermitana e, fra l'altro, sede
operativa di Ignazio Florio ai tempi della mitica Targa Florio, la
corsa automobilistica che si svolgeva sulle Madonie.
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