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Il termalismo e le terme siciliane

Dalle terme romane ad oggi
Gli edifici termali nell'antica Roma
Nascita del termalismo
Il termalismo nel medioevo
L'idrologia moderna

TERME SICILIANE
Le terme di Calatafimi
Le terme di Acqua Pia

e Terme Vigliatore
Le terme di Alì Terme e Vulcano
TERME STORICHE
(CON QUALCHE PROBLEMA)
Le terme di San Calogero a Lipari
Le terme di Acireale
Altre terme

Per maggiori informazioni

Video sulle terme siciliane
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     LE TERME SICILIANE

          La Sicilia, terra di vulcani, è, sin
   dall’antichità, ricca di fonti termali.
   Molte delle terme, oggi presenti,
   iniziarono la propria storia all’epoca
   romana. Le loro acque sono state
   curative, prima ancora della nascita
   della medicina stessa. Oggi, le terme
   siciliane offrono benefici a diverse
   malattie, comodità e tanta salute.

   

   Nascita del termalismo

     
     

 
   

Resti della piscina di Betzaeta a Gerusalemme

Franco56 - luglio 2005
Foto da Wikimedia Commons

 






 Con il termine di termalismo si indica lo studio sugli effetti benevoli sulla salute delle varie acque termali, diverse tra loro a seconda i componenti di ciascuna.

La sua storia
Sin dall’antichità l’acqua ha sempre rivestito un’importanza notevolissima. Essa è sempre stata necessaria sia alla vita umana che al prosperare delle colture agricole. Si credeva che dall’acqua fosse stato generato l’intero cosmo. Per questo nelle prime civiltà era oggetto di culto, come in quella indiana, assirobabilonese ed egiziana. Immergendosi nell’acqua di fiumi sacri si poteva guarire da ogni male. Ad esempio nel Nilo o nel Giordano, come, attualmente, nel Gange, fiume sacro degli indù.
Durante l’età greca anche la filosofia la relazionò a vari tipi di cosmogonia, dove l’acqua aveva il ruolo di Archè (l’origine), a partire da Talete. Ma in periodo greco, nasce il concetto di medicina, legata al dio Asclepio. I templi a lui dedicati, infatti,  erano situati in prossimità di sorgenti d’acqua minerale (da bere). Spesso collegate ai templi sorsero scuole filosofiche, come la corrente Ippocratica sull’isola di Coo.

Quasi tutti hanno un’idea, più o meno sommaria, delle terme romane. In genere, però, ci si riferisce a quelle dell’età imperiale. In questo periodo, però, le terme sorgevano indipendentemente da fonti di acque termali. L’accento, infatti, era posto sull’igiene, la socializzazione ed il rapporto piacevole con l’acqua, fredda o calda che fosse.
Tuttavia, agli inizi dell’età romana, le sorgenti termali lo erano davvero. Così esistevano Bagni presso le relative sorgenti, come, ad esempio, Chianciano, Abano, i bagni di Stigliano o le Terme Apollinari del lago di Bracciano e le Terme siciliane di Imera. Molto frequentate e di moda erano, soprattutto, le terme in Campania, come Pompei, Pozzuoli, Ischia e Baia. Al di fuori dell’Italia, esistevano nei domini romani, le terme di Bath, Baden, Luchon ed Aix-les-Bains.
Viceversa, nelle città romane, inizialmente, erano presenti solo piccoli ambienti pubblici, detti
balnea, dove era possibile lavarsi o semplicemente rinfrescarsi.

Il primo vero edificio termale della storia fu quello costruito dal ricco patrizio Sergio Orata, nel I secolo a.C. Egli notò l’usanza, che vi era nell’area dei campi Flegrei, in Campania, di sostare in piccole stanze, dove venivano convogliati i vapori caldi delle sorgenti vulcaniche, per sudare abbondantemente. Questo era fatto a scopo terapeutico, in quanto i romani credevano che facendolo si espellessero gli umori maligni, riequilibrando, così,  l’organismo. Da qui, Orata mutuò l’idea di creare delle terme dove, non solo fosse presente dell’acqua calda in grande quantità, ma che anche gli ambienti potessero essere riscaldati mediante condutture nelle pareti e sotto i pavimenti, sistema denominato ipocausto. Evidentemente, ambienti decisamente piacevoli.

Nelle terme romane erano presenti più stanze, fredde, tiepide e calde, ma non a caso. Si poteva, infatti, seguire un determinato percorso tonificante. Esso consisteva in un passaggio da un bagno caldo, ad uno freddo fino ad un ambiente finale temperato. L’iter permetteva di allargare i pori della pelle, per poi richiuderli ed infine rilassarli. Sostanzialmente, era
una specie di ginnastica vascolare ottenuta con l’acqua, che era gradevole e tonificante al tempo stesso.
Tra le più grandi Terme costruite a Roma vi furono quelle di Traiano, quelle di Caracalla e quelle di Diocleziano.

 
 

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