Il comune di Valverde (una
volta Aci Valverde) deriverebbe il suo nome originario dall'antico
toponimo bizantino "Vallis Viridis".
Era denominato anche Belverde, dal siciliano "Bedduviddi".
E’ famosa per il suo Santuario di Maria
Santissima di
Valverde.
Collocato nel tessuto storico, risalirebbe ad epoca medievale, anche
se rimaneggiato più volte. Secondo la tradizione fu costruito dal
brigante Dionisio.
Siamo in pieno periodo di
dominazione araba. La leggenda narra che un viandante di nome
Egidio, nell’anno 1038, diretto ad Aci, passando per il bosco di
Vallis
Viridis,
fu assaltato proprio
dal brigante Dionisio. Questi,
depredata la vittima, stava per ucciderla, quando udì la voce della
Madonna che gli diceva: “Dionisio,
deponi quell'arma... e cessa questa vita di brigantaggio”.
Il
brigante, fortemente
impressionato,
lasciò la vita violenta e prese quella dell’eremita.
La Madonna gli apparve
altre tre volte. La prima volta gli chiese di organizzare un
pellegrinaggio alla ricerca del luogo dove costruire il Santuario.
Il volo di uno stormo di gru indicò a Dioniso il punto esatto.
La seconda volta La
Vergine gli fece trovare la fonte per l’acqua necessaria
all’edificazione del tempio.
la terza volta vi fu il
Prodigio del Pilastro.
Mentre pregava Dionisio vide scendere da una nube la Madonna
attorniata da numerosi Angeli. Era l'agosto del 1040. Quando
l’apparizione scomparve, Dionisio s’accorse che su di un pilastro
del nascente Santuario era rimasta impressa l’Immagine Santa, che
ancora oggi è
venerata dai fedeli. La convinzione è
che divinitus formata
o acheropita,
cioè
non è opera di un uomo.
La veridicità della
leggenda non è comprovata da dati storici. Sappiamo che a quel tempo
potevano esserci briganti nei boschi, forse soldati sbandati o
fuggiti dall’esercito bizantino. Da alcuni riferimenti possiamo
collocare il 1038 come data di inizio della costruzione e il 1040
come data della fine di essa. In genere, in periodop arabo non era
facile edificare chiese cristiane. Per il Santuario di Valverde
forse fu un anomalia, magari dietro pagamento. La consacrazione del
Santuario avvenne, comunque, nel 1296
alla presenza di Federico III di Aragona. Con
molta probabilità la chiesa originaria non aveva le dimensioni
attuali: fu ampliata, quasi certamente, nel XVI secolo.
Gli Agostiniani Scalzi nel 1694 presero
possesso del convento limitrofo al Santuario, e nel 1697 gli venne
affidata la Parrocchia dall'Arcivescovo di Catania Andrea Riggio.
Col terremoto della Val di
Noto del 1693 anche il Santuario di Maria Santissima di
Valverde ebbe gravi danni (crollò il tetto e l’Abside). Il famoso
Pilastro con l’immagine sacra rimase, però, miracolosamente intatto.
Nella conseguente ricostruzione settecentesca venne aggiunto il
porticato e modificato il prospetto. Sul portale
in pietra bianca spicca lo stemma della
famiglia dei Riggio.
Il famoso pilastro della Madonna di
Valverde si trova in posizione centrale, mentre il suo altare è
decentrato rispetto ad esso. Altri altari notevoli al suo interno,
sono: quello della Madonna del Rosario, quello della Madonna del
Carmine, di San Nicola da Tolentino e della Sacra Famiglia.
Sempre all’interno della chiesa è ospitato il
monumento sepolcrale di Luigi Riggio Branciforte e di sua moglie.
Venne inaugurato, il 24 agosto 1990,
l'Anno
di Grazia (Anno Mariano) da Papa
Giovanni Paolo II, nell’anniversario dell’apparizione della Madonna
al brigante Dionisio.
Il culto della Madonna di Valverde si è
diffuso un po’ ovunque, tanto che Essa si venera ad Enna, Ragusa, ma
anche Alghero, Sassari, Cagliari e Rezzato.
Tra gli altri luoghi spirituali del comune, da citare è
l'Eremo di Sant'Anna, che anche se
ricade nel territorio della vicina Aci Catena, è sentito come
proprio dalla popolazione di Valverde.
|