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  La splendida riviera
  della Terra d'Aci.
 
 
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   TERRA D'ACI
Bullet7blu.gif (869 byte) La Terra d'Aci, il luogo
del Mito

Bullet7blu.gif (869 byte) Il Castello e la storia della
Terra d'Aci

Bullet7blu.gif (869 byte) Dalla guerra del Vespro a Giovanni Verga
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Aci Castello e il borgo di
Aci Trezza

Bullet7blu.gif (869 byte) Giovanni Verga
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I tre protettori di Aci
Catena

Bullet7blu.gif (869 byte) I mulini ad acqua di Aci
Catena

Bullet7blu.gif (869 byte) Acireale

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Acireale: piazza Duomo

Bullet7blu.gif (869 byte) Le cento chiese di Acireale
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Il Carnevale di Acireale
Bullet7blu.gif (869 byte) Altre Aci nella zona interna
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Il Santuario della Madonna
di Valverde

Bullet7blu.gif (869 byte) Il mitico Bosco d'Aci
Bullet7blu.gif (869 byte) La Riserva Naturale

Bullet7blu.gif (869 byte) Video sulle Aci
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Video su Acireale
   
       
       
     
 
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     TERRA D'ACI
           La leggenda di Aci e Galatea, ma
    anche l’Odissea e le avventure di
    Ulisse contro il ciclope Polifemo e
    un bosco che si materializza dalla
    vendetta di Zeus contro dei giganti:
    tutte leggende e miti della Terra
    d'Aci (Catania).

   
      La Terra d’Aci,
        il luogo del Mito.
   
     
     

 
 
 
 
Faraglione Medio, Isole dei Ciclopi, Aci Trezza

Michael -
6 Settembre 2008

 

 
 



da Wikimedia Commons

La Terra d’Aci nasce dal Mito e dalla Leggenda. Non solo la leggenda di Aci e Galatea, ma anche , l’Odissea e le avventure di Ulisse contro il ciclope Polifemo e un bosco che si materializza dalla vendetta di Zeus contro dei giganti. Non manca anche una leggenda sulla fuga dell'esercito Cartaginese di fronte ad una terribile eruzione dell'Etna.

Le Aci si fanno risalire, infatti, alla città misteriosa, e perciò mitica, di Xiphonia. I latini Virgilio ed Ovidio nelle Metamorfosi (e successivamente anche Teocrito, Posidippo, Filosseno, Callimaco, Ermesianatte e Eufonione), narrano una leggenda sulla fondazione della città, dovuta alla storia d’amore tra la bellissima ninfa Galatea e il povero pastorello di nome Aci. L’amore tra i due, però, fu contrastato dal geloso Ciclope Polifemo, innamorato anch’esso della ninfa. La leggenda vuole che Aci venisse ucciso dal Ciclope, che gli scagliò contro un enorme masso. La disperata Galatea pregò gli Dei, chiedendogli di ridare la vita al suo Aci. Gli Dei accolsero le sue preghiere: dal sangue di Aci ne nacque un fiume, chiamato dai greci Akis. “Scomparso” il fiume, la narrazione vuole che da sottoterra sgorghi dalla sorgente nei pressi di Santa Maria la Scala chiamata "u sangu di Jaci" (il sangue di Aci). L’acqua di questa sorgente ha, infatti, un colore rossastro, dovuto alla presenza di ferro. Tra l’altro nella zona esisteva, in epoca romana, la città di Akis, che fu coinvolta nelle guerre puniche.

Nel viaggio periglioso di Ulisse nell’Odissea di Omero, la narrazione vuole che l’eroe (ed i suoi compagni) incontri il ciclope Polifemo. La grotta del racconto si sarebbe trovata nei pressi del promontorio di Capomulini. Riusciti a salvarsi col famoso inganno, il ciclope accecato e adirato  lanciò enormi massi contro la nave di Ulisse beffardo, che gli sfuggiva prendendo il largo. I massi nella tradizione sarebbero gli attuali faraglioni di Acitrezza.

Nella Gigantomachia, Claudiano narra che dei giganti assaltarono l’Olimpo. Zeus, allora, per punirli, li scagliò nel Lucus Jovis (oggi il Bosco d'Aci). Sempre Claudiano scrive che tra gli alberi si potevano intravedere sia le pelli che le teste mozzate degli sfortunati giganti in spaventose smorfie di dolore. Il bosco era così terribile che lo stesso Polifemo ne aveva paura e girava al largo.

Anche i poveri Cartaginesi furono travolti dal Mito della Terra d’Aci.  Nel 396 a. C., durante la seconda guerra punica, i Cartaginesi con lo loro navi, si preparavano a sbarcare sulla terra ferma, quando l’Etna cominciò ad eruttare. Un enorme colata lavica sconvolse la zona acese (l’eruzione è storicamente documentata). Il comandata cartaginese Imilcone, impressionato, prudentemente ordinò alla flotta di mollare gli ormeggi e prendere il largo.

 
 
 
 

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