Tra l’Etna
e il golfo di Catania si estende la
Riserva naturale integrale “Complesso Immacolatelle e Micio Conti”.
E’ stata istituita nel 1998 con decreto
della Regione Siciliana, assessorato Territorio e Ambiente.
Vasta
circa 70 ettari, è compresa all’interno del territorio dei comuni di
San Gregorio di Catania e Aci Castello, quasi raggiungendo quello di
Acireale. Al suo interno vi è un sistema di grotte di scorrimento
lavico, che permette un tipo di fauna
del tutto caratteristico. Trovasi all’interno l’antica Guardiola
Cantarella, costruita dagli spagnoli nel XVII secolo.
La Riserva è divisa in due parti: la prima
consiste in un’area protetta circondata dalla seconda,
un’area metropolitana abitata. Il
paesaggio è quello agrario: un territorio coperto da vigneti,
punteggiato da ‘casudde’ (edifici rurali in pietra lavica, non
intonacati), elementi significativi di quella che era, una volta,
l’attività che si svolgeva nei fondi.
L’elemento maggiormente significativo, come
detto, è rappresentato dalle grotte vulcaniche, causate dallo
svuotamento del tunnel lavico, che può verificarsi durante o alla
fine di una
intensa eruzione,
protrattasi nel tempo. La Riserva presenta
otto cavità laviche, per una lunghezza totale
di circa 1,5 chilometri. Vi si entra
attraverso bocche, prodotte dal crollo
delle volte. Esse presentano particolarità morfologiche:
-
Il fenomeno delle striature sulle pareti, creato dal passaggio della
lava, e le stalattiti di rifusione
sulla volta della caverna (visibile nelle grotte Micio Conti e
Cantarella). - Alla
base delle pareti della grotta possono crearsi dei rotoli di lava,
dovuti al raffreddamento incompleto della cavità (visibile nel
complesso di grotte Immacolatelle).
- La soprastante vegetazione, alcune volte,
penetra nel terreno e raggiunge la calotta della grotta, creando
suggestive “cascate” di radici (visibile nella grotta dei Tedeschi).
Proprio le grotte, caratteristica peculiare
della Riserva, permettono la presenza di una fauna tipica. Oltre a
sei specie di pipistrelli, al loro interno si trovano Ragni,
Crostacei Isopodi,
Collemboli.
Non mancano invertebrati di vari tipi.
Nel bosco sono presenti rettili, quali
la Lucertola campestre,
il
Gongilo
e il Colubro leopardino, e
piccoli mammiferi, come conigli e volpi. Tra gli uccelli si va dai
Passeriformi ai falchi (il gheppio), oltre agli uccelli notturni,
l’Assiolo e il Barbagianni.
All’interno della riserva, caratterizzata da terreno e pietre
laviche, si ritrovano piante a volte molto rare. E’ il caso della
flora forestale termofila composta da querce caducifoglie,
introvabili nel comprensorio catanese. Sulle creste rocciose cresce
una tipica vegetazione a
macchia
mediterranea formata da euforbia arborescente, alaterno, ogliastro e terebinto. Sulle formazioni rocciose laviche
si incontrano la calistegia e la brionia, insieme alla insolita
Aristolochia
altissima.
Negli spazi aperti troviamo una vegetazione tipica della
steppa, mentre nelle zone coltivate un tempo cresce l’asfodelo,
dall’infiorescenza bianca, e la ferula. Infine sulle superfici delle
colate laviche appaiono piccole piante dalla fioritura primaverile
come le campanule e il sedum rossastro. |