11/15 | |||||||||||||||
|
|||||||||||||||
|
|||||||||||||||
|
|||||||||||||||
Se da un matrimonio nascono generalmente dei figli,
con quello tra Pietro di Valguarnera con la nipote Marianna, a metà
del Settecento, a causa dell’unione degli ingenti patrimoni,
nacquero due edifici notevolissimi e preziosissimi. Vennero,
infatti, edificati la villa dei Valguarnera a Bagheria ed il Palazzo
Valguarnera-Gangi a
Palermo. Luchino Visconti nella realizzazione del film “Il Gattopardo”,
tratto dall’omonimo romanzo del 1963 di Giuseppe Tomasi di
Lampedusa, non poteva che ispirarsi e utilizzare le magnifiche ville
e Palazzi palermitani. Per la famosa scena del ballo, venne
utilizzato come set cinematografico Palazzo Valguarnera-Gangi. La
scena, tuttavia fu interpretata in un ambiente non corrispondente al
reale, ma trasfigurata nell’ispirazione del maestro. Vennero tolti,
oltre che elementi non storici (il film si svolge in periodo
risorgimentale) mobili, aggiunte decorazioni ed arredi di altre
parti dell’edificio. L’effetto fu tale che la scena del ballo è
rimasta icona del film stesso, del tutto indimenticabile. |
|||||||||||||||
|
|||||||||||||||
|