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Bagheria: le ville e i palazzi della nobiltà.
Bullet7blu.gif (869 byte) Introduzione.
Bullet7blu.gif (869 byte) L’antica Solunto
Bullet7blu.gif (869 byte) La nascita di Bagheria
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Villa Palagonia
Bullet7blu.gif (869 byte) Villa Valguarnera
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Villa Aragona (detta villa Cutò)
Bullet7blu.gif (869 byte) Altre ville a Bagheria
Bullet7blu.gif (869 byte) La famiglia dei Branciforte
Bullet7blu.gif (869 byte) La famiglia dei Valguarnera

 

Bullet7blu.gif (869 byte) Palazzo Butera a Palermo
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Palazzo Valguarnera-Gangi a Palermo.
Bullet7blu.gif (869 byte) Giuseppe Tomasi di Lampedusa
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Il Gattopardo.
 
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Video su Bagheria
Bullet7blu.gif (869 byte) Video su Il Gattopardo

Bullet7blu.gif (869 byte)Bullet7blu.gif (869 byte) INDIETRO

   
         
       BAGHERIA

          Le ville dell'aristocrazia
     palermitana,
che qui soggiornava
     durante il periodo estivo, oggi a
     Bagheria sono perle di un'unica
     collana fatta di arte e storia e di
     tutto il fascino dell'antica nobiltà
     siciliana.

   
   
     Palazzo Valguarnera-Gangi
      a Palermo
   
     
     

 
 
 
Ingresso di Palazzo Valguarnera-Gangi a Palermo


 

 
 




 

   Se da un matrimonio nascono generalmente dei figli, con quello tra Pietro di Valguarnera con la nipote Marianna, a metà del Settecento, a causa dell’unione degli ingenti patrimoni, nacquero due edifici notevolissimi e preziosissimi. Vennero, infatti, edificati la villa dei Valguarnera a Bagheria ed il Palazzo Valguarnera-Gangi a Palermo.
L’opera architettonica, di respiro europeo, si deve
a Tommaso Maria Napoli, che adottò lo stile dell’epoca del rococò. Ad esso si aggiunse la capacità progettuale dell'architetto trapanese Andrea Gigante, che compose l’imponente scalone arricchito dalle statue del Marabitti e la Galleria traforata di influsso bibienesco
Posizionato nei pressi della Galleria d'Arte Moderna "Sant'Anna", dal Settecento ad oggi è giunto in perfetto stato di conservazione. Pur avendo sofferto periodi di declino, grazie, soprattutto, al fatto che esso è rimasto di proprietà della famiglia Valguarnera, che ne ha curato una perfetta manutenzione, è oggi nel pieno del suo splendore.
Alla fine dell’Ottocento e della successiva bell’epoque due figure femminile dei Valguarnera hanno dato lustro alla famiglia e al Palazzo palermitano: la principessa Giulia Mantegna di Gangi, nata Alliata e Notarbartolo dei Principi di Montereale e la sorella Annina Alliata di Montereale, prima moglie di Vincenzo Florio. Si avvicendarono nell’edificio visite, feste e pranzi con Re e nobiltà di livello europeo. Resta memorabile, ad esempio, il pranzo dato in onore del Re d’Inghilterra Edoardo VII e della consorte Alessandra, nel 1907.

Luchino Visconti nella realizzazione del film “Il Gattopardo”, tratto dall’omonimo romanzo del 1963 di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, non poteva che ispirarsi e utilizzare le magnifiche ville e Palazzi palermitani. Per la famosa scena del ballo, venne utilizzato come set cinematografico Palazzo Valguarnera-Gangi. La scena, tuttavia fu interpretata in un ambiente non corrispondente al reale, ma trasfigurata nell’ispirazione del maestro. Vennero tolti, oltre che elementi non storici (il film si svolge in periodo risorgimentale) mobili, aggiunte decorazioni ed arredi di altre parti dell’edificio. L’effetto fu tale che la scena del ballo è rimasta icona del film stesso, del tutto indimenticabile.
La scrittrice Dacia Maraini ha scritto, nel 1990, il romanzo La lunga vita di Marianna Ucrìa, ambientato nel Palazzo dei Valguarnera e sui famosi personaggi storici della famiglia, di cui abbiamo parlato.

 

 
 

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