Se da un matrimonio nascono generalmente dei figli,
con quello tra Pietro di Valguarnera con la nipote Marianna, a metà
del Settecento, a causa dell’unione degli ingenti patrimoni,
nacquero due edifici notevolissimi e preziosissimi. Vennero,
infatti, edificati la villa dei Valguarnera a Bagheria ed il Palazzo
Valguarnera-Gangi a
Palermo. L’opera architettonica, di respiro europeo, si deve
a Tommaso Maria Napoli, che adottò lo stile dell’epoca del
rococò. Ad esso si aggiunse la capacità progettuale dell'architetto
trapanese Andrea Gigante, che compose l’imponente scalone arricchito
dalle statue del Marabitti e la Galleria traforata di influsso
bibienesco Posizionato nei pressi della Galleria d'Arte Moderna
"Sant'Anna", dal Settecento ad oggi è giunto in perfetto stato di
conservazione. Pur avendo sofferto periodi di declino, grazie,
soprattutto, al fatto che esso è rimasto di proprietà della famiglia
Valguarnera, che ne ha curato una perfetta manutenzione, è oggi nel
pieno del suo splendore. Alla fine dell’Ottocento e della
successiva bell’epoque due figure femminile dei Valguarnera hanno
dato lustro alla famiglia e al Palazzo palermitano: la principessa
Giulia Mantegna di Gangi, nata Alliata e Notarbartolo dei Principi
di Montereale e la sorella Annina Alliata di Montereale, prima
moglie di Vincenzo Florio. Si avvicendarono nell’edificio visite,
feste e pranzi con Re e nobiltà di livello europeo. Resta
memorabile, ad esempio, il pranzo dato in onore del Re d’Inghilterra
Edoardo VII e della consorte Alessandra, nel 1907.
Luchino Visconti nella realizzazione del film “Il Gattopardo”,
tratto dall’omonimo romanzo del 1963 di Giuseppe Tomasi di
Lampedusa, non poteva che ispirarsi e utilizzare le magnifiche ville
e Palazzi palermitani. Per la famosa scena del ballo, venne
utilizzato come set cinematografico Palazzo Valguarnera-Gangi. La
scena, tuttavia fu interpretata in un ambiente non corrispondente al
reale, ma trasfigurata nell’ispirazione del maestro. Vennero tolti,
oltre che elementi non storici (il film si svolge in periodo
risorgimentale) mobili, aggiunte decorazioni ed arredi di altre
parti dell’edificio. L’effetto fu tale che la scena del ballo è
rimasta icona del film stesso, del tutto indimenticabile. La
scrittrice Dacia Maraini ha scritto, nel 1990, il romanzo La
lunga vita di Marianna Ucrìa,
ambientato nel Palazzo dei
Valguarnera e sui famosi personaggi storici della famiglia, di cui
abbiamo parlato.
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